“Concorso in disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio”. Sono le due ipotesi di reato che il Codacons ha inserito nella denuncia presentata oggi in Procura a Cagliari contro la Regione Sardegna a seguito dagli ultimi danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Isola. L’associazione punta i riflettori sul ‘Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico’.

“Il Piano è stato adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2019 e approvato sia dal Cipe sia dalla Corte dei Conti lo scorso settembre – spiega il Codacons -. Il provvedimento individua un elenco di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili in tutta Italia aventi carattere di urgenza e indifferibilità e per quanto riguarda la Sardegna mette da subito a disposizione della Regione 16,1 milioni di euro per finanziare 5 interventi urgenti volti a contrastare frane e alluvioni”. Gli interventi dovevano essere eseguiti, secondo quanto segnalato dal Codacons, a Bosa, Capoterra, Castelsardo, Montresta e Ulassai.

“Vogliamo sapere se la Regione ha speso tali soldi messi a disposizione dallo Stato e come sono stati utilizzati i fondi – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Gli stanziamenti erogati sono infatti immediatamente utilizzabili dalle amministrazioni, e dovevano essere usati proprio per mettere in sicurezza le aree a rischio ed evitare la devastazione del territorio registrata negli ultimi giorni in Italia”.