Emergenza medici in tutta Italia. Ma in Sardegna c’è un problema in più: la riduzione dei posti nelle scuole di specializzazione rischia di incidere sulla qualità del sistema sanitario regionale. È la denuncia del direttivo di Mèigos-Giovani Medici Sardegna. Un fenomeno, denuncia l’associazione, destinato ad aggravarsi nei prossimi anni. Meigos cita il report Anaao Assomed. Nell’Isola, nei prossimi cinque anni, ci saranno 1.154 medici specialisti dipendenti in meno.

Anche sino alle 2.000 unità se si comprendono i medici che esercitano in libera professione. In particolare mancheranno pediatri, medici di urgenza, chirurghi generali, anestesisti-rianimatori, medici internisti, nefrologi e psichiatri. “Per la copertura di queste carenze, attuali e previste, ribadiamo l’esigenza immediata di approvazione della proposta di legge 4 depositata ad agosto 2019 per consentire da subito l’ingresso di medici specializzandi nei reparti dell’Isola e di specialisti nel futuro più prossimo”, spiega l’associazione. Dati precisi. Secondo Meigos tra i posti a bando nel concorso risultava un accreditamento ministeriale per un totale di 410 borse per le specializzazioni in Medicina.

“Di queste – chiarisce l’associazione – solo 247 sono state finanziate, 215 con fondi ministeriali e 32 con fondi regionali. Da questi dati emerge come, nonostante l’accreditamento, risultino non finanziate 163 borse, dato ancor più paradossale se si guarda agli oltre 200 medici abilitati che anche quest’anno rimarranno fuori dalle scuole di specializzazione, il cosiddetto ‘imbuto formativo'”. Elaborata una piattaforma di richieste. Al primo posto l’approvazione di norme urgenti che garantiscano la formazione di medici specialisti.