In Finlandia è crisi di governo: il premier e leader socialdemocratico, Antti Rinne, in carica dal giugno scorso, si è visto ritirare l’appoggio del suo principale alleato, il Partito di centro, uno dei cinque partner della coalizione di governo, ed ha subito presentato le dimissioni. A scatenare il caos sono state le recenti pesanti critiche su come Rinne e un membro del partito responsabile delle società governative hanno gestito il servizio postale di proprietà statale, Posti, i cui lavoratori hanno scioperato per due settimane a novembre.
L’annuncio ha provocato le dimissioni formali del gabinetto composto dal Partito socialdemocratico di Rinne, dal Partito centrale, dai Verdi, dall’Alleanza di sinistra e dal Partito popolare svedese di Finlandia. Non sono previste elezioni anticipate. Il Parlamento deciderà su un nuovo primo ministro la prossima settimana. Fino al 31 dicembre prossimo la Finlandia detiene la presidenza di turno dell’Unione Europea.