“Esaurita la disponibilità contrattuale”. Questa la motivazione fornita dalla farmacia dell’ospedale San Giovanni Paolo II di Olbia all’associazione dei pazienti con malattie reumatologiche e rare (Apmar) per spiegare come mai “da una settimana il presidio non può somministrare a chi è affetto da malattie reumatiche i farmaci biologici necessari per le loro cure”.

Lo denuncia la referente sarda dell’Apmar, Mariella Piredda. “Smettiamo di curarci perché finiscono i soldi?”, è la domanda polemica posta dalla responsabile regionale dell’organizzazione. “Non possiamo interrompere improvvisamente le cure per un periodo prolungato di tempo a causa del mancato rifinanziamento del budget – attacca Piredda – chiediamo che sia ripristinato al più presto il diritto alla cura delle persone con malattie reumatiche”.

“Abbiamo parlato del problema con Antonello Tanda, consulente dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – annuncia la referente – da parte nostra siamo disponibili a organizzare un incontro in Regione per discutere della criticità e condividere un percorso per evitare che la mancata tutela di un diritto, come quello della salute e alle cure, possa ripetersi di nuovo in futuro”.