Un dialogo speciale tra un padre e un figlio attraverso le launeddas, in una scena resa dinamica dalla tecnologia digitale. Orlando Mascia, uno dei grandi maestri di questo antico strumento a fiato, e il figlio-allievo Eliseo sono i protagonisti di “Tumbu”, performance di “Musica Sarda e Nuove Tecnologie”. Diretto da Ilaria Nina Zedda, regia tecnologica di Marco Quondamatteo, è in programma il 19 e 20 dicembre allo Spazio OSC a Cagliari dove fino al 21 si svolge “Le Meraviglie del Possibile”, Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie.

In primo piano le nuove tecnologie applicate all’arte tra spettacoli, proiezioni di video e film, conferenze a tema. Ma anche videogames, Dj set, laboratori. Giunto alla sesta edizione, ha come filo conduttore “SincroniCittà”. Organizzato da Kyberteatro, lo spin-off con cui L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo è forte del riconoscimento EFFE LABEL 2019/20, marchio di qualità attribuito alle rassegne europee che si contraddistinguono per il loro lavoro nel campo delle arti, il coinvolgimento delle comunità locali e l’apertura internazionale.

Inaugurazione venerdì 6 alle 10.30 a Sa Manifattura dove i manager di Emap-European Media ArtsPlatformm, i tedeschi Peter Zorn e Marcie Jost, incontrano le realtà culturali sarde per presentare il progetto. Tra gli altri appuntamenti il 7 alle 21 all’Osc sarà proiettato il film “Più de la vita” di Raffaella Rivi sul percorso artistico di Sambin, pioniere della videoarte. Le possibilità offerte dalla moderna tecnologia nel mondo dello spettacolo è il filo conduttore del laboratorio curato da Marco Quondamatteo.