Ormai, con l’inverno alle porte e senza più bagnanti che affollano la spiaggia, cade il pericolo immediato di un danno irreparabile per il privato che consentirebbe di sospendere l’ordinanza urgente estiva del sindaco di Arzachena contro il parcheggio a Liscia Ruia, diventata inefficace. Ma il Tar Sardegna, nel respingere l’istanza cautelare presentata dalla società Infrastrutture Sardegna – difesa dall’avvocata Benedetta Caruso – evidenzia “nell’attuale stagione invernale la necessità di provvedimenti di diversa natura (rispetto all’ordinanza, ndr) per una definitiva regolamentazione dell’accesso e dell’utilizzo delle aree in questione”.

Non è ancora un giudizio di merito, ma il collegio della prima sezione del Tribunale amministrativo di Cagliari, presieduto dal giudice Dante D’Alessio, a latere Tito Aru e Antonio Plaisant, ha riconosciuto valida l’ordinanza del sindaco Roberto Ragnedda rispetto a “un contesto stagionale in cui la presenza di migliaia di bagnanti giustificava, per motivi di sicurezza pubblica, l’utilizzo dello strumento contingibile e urgente”, ma ne ha anche decretato, di fatto, l’inefficacia nel periodo invernale sollecitando altri tipi di provvedimenti. E’ caduto anche il carattere d’urgenza evidenziato dai legali del gestore del parcheggio, per questo i giudici hanno detto no alla richiesta di sospensione dell’ordinanza. La vicenda è legata all’ordine, scattato il 18 luglio scorso, di inibire l’accesso a un’area lungo la strada sterrata del litorale di Liscia Ruia, adibita a parcheggio a pagamento che il Comune aveva contestato.

“Il litorale di Liscia Ruia – si legge in una nota dell’amministrazione di Arzachena, che nel procedimento davanti al Tar è stato difeso dall’avvocato Stefano Forgiarini – è un punto strategico e sensibile del territorio anche in relazione al rischio incendi. Qui, i controlli della polizia municipale sono, se possibile, più attenti e costanti che altrove durante la stagione estiva. Il Comune persegue l’obiettivo di garantire la sicurezza di residenti e visitatori e condizioni favorevoli per le aziende che operano nel rispetto delle regole”.