Una partita di calcetto, la preparazione di gustose pietanze con chef del calibro di Luigi Pomata, William Pitzalis e Angelo Ghiani e poi tutti insieme per il pranzo: detenuti, operatori, familiari e tanti ospiti.

E’ stata un successo la “Giornata solidale” organizzata nel carcere minorile di Quartucciu, diretto da Enrico Zucca, con la collaborazione della Fondazione “Carlo Enrico Giulini” e il Cagliari calcio.

L’idea è nata due anni fa e questa attività sperimentale – hanno spiegato i promotori – ha ottenuto un riscontro altamente positivo sia dai ragazzi e operatori dell’istituto, sia dalle realtà esterne che hanno partecipato alle varie iniziative. “L’istituto – ha detto il direttore Zucca – ospita attualmente 16 ragazzi. La durata media di permanenza nella nostra struttura è da sei mesi a un anno, ma ci sono anche i casi di lunghe condanne. Fondamentale è il ruolo della Polizia penitenziaria, guidata dal commissario Alessandro Caria.

Tutto questo è possibile naturalmente grazie all’impegno e alla buona volontà dei ragazzi – ha concluso il direttore dell’Ipm di Quartucciu – che partecipano con interesse a tutte le attività, dal laboratorio di falegnameria, alla lavanderia sino alla cucina. E tanto sport”. I giovani detenuti – che per legge possono restare nel carcere minorile sino ai 25 anni di età – qui sono impegnati in molteplici attività. L’obiettivo principale è, naturalmente, la rieducazione. Hanno tutti – nonostante la giovane età – terribili storie personali alle spalle, alcuni di loro devono scontare anche lunghe condanne, ma il clima che si respira all’interno dell’istituto è distensivo. I ragazzi sorridono, fanno gruppo. Chi non gioca a calcetto sta in tribuna a fare il tifo per gli altri.

“Abbiamo creato un format – afferma Giovanni Pasculli della Fondazione Giulini – che potrebbe essere esportato in altri istituti. Siamo orgogliosi di quanto siamo riusciti a fare in questi anni. Non è facile organizzare eventi del genere, con tutta la burocrazia e le difficoltà che possono esserci in un istituto con detenuti minorenni, ma questi ragazzi ci stando dando grandi soddisfazioni e continueremo a fare di tutto per farli trovare pronti quando usciranno da qui”. Grazie al corso tenuto dallo chef e pizzaiolo Angelo Ghiani, i giovani detenuti hanno imparato a fare la pizza e ogni sabato i più bravi cucinano per tutti gli altri. Per la festa dell’Immacolata William Pitzalis, chef del Cagliari calcio e molto impegnato nel sociale, ha chiamato a raccolta numerosi colleghi. Dal cous cous preparato da Luigi Pomata, alle ‘panade’ di Maria Carmela Mereu di Assemini, al delizioso brasato cucinato dallo chef “Cozzina” di Videolina – al secolo Pierpaolo Argiolu – sino alle pizze di Ghiani (e dei ragazzi naturalmente) e ai tanti dolci, è stato un trionfo di sapori dopo la partita di calcetto tra la squadra degli chef, capitanata dallo stesso Pitzalis con lo staff cucina del club rossoblù composto da Marco Abis e Alberto Cabras, contro i ragazzi dell’Istituto.

“E’ la quarta volta che organizziamo un evento del genere – spiega Pitzalis – e riuscire nell’impresa non era così scontato. Ogni volta è un arricchimento diverso, ma tutti noi siamo qui per insegnare qualcosa a questi ragazzi e sono convinto che la cucina possa rappresentare per loro un’alternativa alla strada”.