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Fiore sardo, carciofo spinoso di Sardegna, olio extravergine di oliva, zafferano, agnello di Sardegna, culurgionis d’Ogliastra. Queste e altre eccellenze agroalimentari diventano protagoniste di un progetto che si snoda tra seminari, degustazioni, visite alle fattorie didattiche. Con un obiettivo di fondo: promuovere un mangiare consapevole e rafforzare il legame con il territorio e tra le comunità.

È lo spirito di “Mandigos, la Sardegna in tavola”, il programma di educazione finanziato dalla Regione e realizzato da Laore in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, i Consorzi regionali di tutela Dop e Igp e le associazioni di categoria. Novantasette scuole dell’isola, tra pubbliche e paritarie, hanno risposto all’invito dell’Agenzia Laore. Sono 2.210 gli studenti interessati. Alunni di ogni età, ma anche docenti e genitori saranno coinvolti in un’iniziativa didattica e sensoriale per scoprire assieme ai sapori e gusti, la tracciabilità e i marchi di qualità che certificano i prodotti tipici, Dop, Igp, biologici e tradizionali. Quattro le azioni previste: la prima è un ciclo di sei seminari, uno per ogni area geografica di riferimento.

La seconda riguarda i laboratori di degustazione; nella terza per i più piccoli ci sono le visite alle fattorie didattiche. La quarta e ultima azione mira a coinvolgere gli operatori e i gestori dei servizi di ristorazione scolastica. Si parte giovedì 12 dicembre da Cagliari, a Villa Fanny, e il giorno successo a Sassari, nella sala conferenze Ersu in via Coppino, con i primi seminari per insegnanti e rappresentanti dei genitori.