Tramite comunicato stampa, Corvelva (Associazione per la libertà delle vaccinazioni) rende note le sue perplessità riguardo alla campagna ‘MissingB’, una “apparentemente normale promozione di GlaxoSmithkline alla vaccinazione anti-meningococco B, approvata dal Ministero della Salute e patrocinata da Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e World Federation of Public Health Associations (WFPHA)”.

“Come Associazione Corvelva” scrivono nella nota “ci siamo trovati costretti a segnalare all’AGCM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la campagna ‘MissingB’ poiché, secondo il nostro modestissimo parere, presenta elementi tali da porla in netto contrasto a specifiche norme descritte. Il motivo è molto semplice: la campagna è mirata non a promuovere le vaccinazioni in generale, né le vaccinazioni contro la meningite, bensì una singola vaccinazione per la quale, guarda caso, l’unico prodotto disponibile è il Bexsero, prodotto da Gsk: quella contro il meningococco di tipo B”.

“In una situazione dunque di monopolio di fatto – continua l’Associazione – l’utente che fruisce della campagna ‘Missing’ non viene messo a conoscenza del fatto che solo il vaccino Bexsero possa essere somministrato al proprio figlio per la protezione dal meningococco B e, inoltre, non viene detto in maniera esplicita che questo vaccino non è gratuito al di fuori delle coorti 2017-2019; infatti in molte parti d’Italia il ciclo previsto per il vaccino Bexsero, per i nati prima del 2017, ha un costo che può arrivare circa 300 euro, a carico delle famiglie. L’Azienda GlaxoSmithKline si è avvalsa di una deroga riguardante la pubblicità dei medicinali non da banco ma, a nostro avviso, lo ha fatto ledendo i diritti dei consumatori e rendendo la propria campagna occulta e ingannevole, avvalendosi del beneplacito di Società Scientifiche e dell’approvazione del Ministero, usufruendo in questo modo di innumerevoli articoli redazionali a sostegno e facendo comparire l’operazione pubblicitaria MissingB su quotidiani online e cartacei senza che si specificasse che si trattava di inserzioni pubblicitarie.
Addirittura è accaduto che su quotidiani nazionali si facesse comparire la campagna stessa, intesa come spazio pubblicitario, omettendo il logo GSK, e lasciando visibili invece quelli del Ministero e delle sigle istituzionali summenzionate”.

In conclusione “sempre di più e sempre più spesso l’interesse privato entra nelle decisioni pubbliche – scrivono nel comunicato – e non possiamo scordare che proprio la consulenza sul vaccino Bexsero fu indicato tra i presunti conflitti di interesse dell’ex Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Gualtiero Ricciardi denunciati da molti media; che la SIP e la FIMP, patrocinatori della campagna MissingB, oltre allo stesso Istituto Superiore di Sanità,abbiano percepito lecite ma ingenti somme dalla stessa GSK tra il 2014 ed il 2017. Sperando che l’AGCM riesca a valutare la nostra segnalazione, lasciamo a tutti voi libero accesso alla stessa mediante il link, in modo che ognuno si possa fare una propria opinione sulla correttezza di questa campagna e della nostra segnalazione da cittadini preoccupati dalle conseguenze che l’ingerenza economica privata nel settore pubblico, e in particolare in campo sanitario, sta assumendo in questo nostro Paese”.