Porto Torres corre ai ripari dopo l’esondazione del rio Mannu che ha allagato diverse aziende agricole alle porte della città il 26 novembre scorso. Il Comune ha presentato pubblicamente il progetto delle “Opere di difesa idraulica dalle inondazioni del Rio Mannu a Porto Torres”, comunemente noto come Pit Fluviale, “che garantirà la sicurezza dell’area intorno alla foce e al percorso del Rio Mannu”, dice il sindaco, Sean Wheeler.

Il progetto prevede la riconfigurazione ambientale e gli interventi per la rinaturalizzazione della foce del fiume. Interesserà i circa 2,2 chilometri del fiume. Il primo lotto funzionale di un progetto che complessivamente costerà 12 milioni di euro interverrà nella foce, con opere di difesa idraulica dalle esondazioni, protezione delle pile dei ponti che intersecano il percorso del fiume, una parziale risagomatura dell’alveo e la sistemazione a verde e il sistema di allarme di piena. All’incontro hanno partecipato i progettisti, i tecnici e funzionari del Comune e i funzionari del settore Ambiente della Regione Sardegna. Il progetto è frutto dell’accordo di programma che le due istituzioni hanno siglato nel 2002, prevedendo un finanziamento di 6,5 milioni di euro. Con la presentazione pubblica si avvia a chiusura la procedura di Valutazione d’impatto ambientale: da oggi i cittadini avranno 30 giorni di tempo per presentare le eventuali osservazioni. All’inizio del prossimo anno via alla fase operativa con gli espropri e il bando di gara.

“Tutti abbiamo ancora negli occhi le immagini di qualche settimana fa, quando con un’esondazione il Rio Mannu si è riappropriato dei suoi territori – ha detto il sindaco – perciò è importante dare spazio all’acqua in modo che non possa creare problemi in futuro”. E il Pit Fluviale, è la convinzione di Wheeler, “migliorerà anche l’aspetto paesaggistico e avrà per Porto Torres positive ricadute culturali”.