Caccia alle prove dei presunti finanziamenti illeciti alla fondazione Open nelle memorie dei computer sequestrati dalla Gdf con le perquisizioni del 26 novembre. Dal prossimo 12 dicembre inizieranno le operazioni di estrapolazione della documentazione da cellulari, pc, hard disk, e il metodo concordato dalla procura di Firenze con il proprio consulente informatico è di scandagliare i supporti attraverso l’inserimento di parole chiave, come si fa abitualmente nei motori di ricerca, indicate dagli inquirenti fiorentini, per individuare ed estrapolare solo i documenti ritenuti pertinenti alle indagini, lasciando da parte gli altri.

Questo modo di procedere con gli accertamenti è stato chiesto anche da avvocati di alcuni perquisiti. Le parole-chiave scelte saranno rese note dai pm ai legali in sede di udienza del riesame fissata il 16 dicembre in modo da permettere a chi ha fatto ricorso se portarlo avanti oppure no.

Tra i perquisiti dalla finanza anche l’ex presidente di Open Alberto Bianchi, indagato per traffico di influenze e di finanziamento illecito ai partiti, e l’imprenditore Marco Carrai, al quale viene contestato il solo reato di finanziamento illecito. I legali di entrambi hanno nominato consulenti di parte per l’analisi di cellulari e pc. Lo stesso hanno fatto, attraverso i loro legali, molti dei finanziatori perquisiti, anche se non sono indagati nell’inchiesta. Una volta eseguita la consulenza il materiale informatico sarà restituito ai proprietari.