consiglio regionale

Il piano casa esistente, in scadenza il 31 dicembre, sarà prorogato prima di Natale. La proposta di legge già depositata fissa al 30 giugno il nuovo termine, porta la firma di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione ed entrerà direttamente nell’Aula del Consiglio regionale mercoledì 18 con la procedura d’urgenza, senza quindi passare prima per la commissione.

“Il termine di sei mesi di proroga consentirebbe l’approvazione da parte dell’Aula di una nuova disciplina dei bonus volumetrici, già depositata in Consiglio e in carico alla commissione Urbanistica”, è scritto nella relazione dei proponenti. Sono quattro le proposte attualmente depositate: tre del centrodestra (Psd’Az, Forza Italia e Udc-Cambiamo!) e una del Partito Democratico. Intanto è in procinto di approdare in Giunta il disegno di legge dell’assessore all’Urbanistica, Quirico Sanna, che terrà conto anche dei tre testi della maggioranza. L’Aula, come deciso in conferenza di capigruppo, si riunirà anche venerdì 20 e sabato 21 dicembre.

All’ordine del giorno del 18, oltre al piano casa, c’è – ma solo se perfezionata – la proposta di legge per smaltire le pratiche arretrate di Argea. Su quest’ultima, ferma in commissione Autonomia, sono in corso interlocuzioni tra maggioranza e opposizione che dovrebbero confluire nella predisposizione di un piano straordinario per chiudere la partita dell’arretrato. Sempre il 18 è in programma la discussione del provvedimento che consentirebbe ai gruppi consiliari di avvalersi della collaborazione di personale esterno all’amministrazione. La seduta del 20 dicembre sarà dedicata ai documenti finanziari: il Rendiconto, l’Esercizio provvisorio e il Bilancio del Consiglio. Il 21 in Aula due punti all’ordine del giorno: la proposta di legge – molto criticata dall’opposizione perché diretta a “sanare nomine illegittime” – sul conferimento delle funzioni dei direttori generali; l’ordine del giorno di censura politica (prima firma Gian Franco Satta dei progressisti) “in merito agli indirizzi impartiti dall’assessora dell’Agricoltura Gabriella Murgia in violazione del principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico da quelle di direzione amministrativa”.