Non potrà essere sfogliata, ma attirerà sicuramente l’attenzione di oristanesi e turisti la copia in ceramica della Carta de Logu posizionata oggi a Oristano in un’aiuola della piazza intitolata alla giudicessa Eleonora d’Arborea, che durante il suo regno, alla fine del XIV secolo, aggiornò il codice di leggi chiamato appunto Carta De Logu promulgato da suo padre Mariano IV.

“L’installazione – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessora all’Artigianato Pupa Tarantini – è stata realizzata dal Laboratorio Ceramiche Manis e l’abbiamo voluta da una parte per rendere immediatamente visibile a tutti l’opera giuridica per la quale ricordiamo Eleonora da sei secoli e dall’altra per proseguire il percorso di valorizzazione della ceramica oristanese cominciato con il riconoscimento di città di antica tradizione ceramica”.

L’importanza storica, giuridica e sociale della Carta De Logu, che restò in vigore anche dopo la scomparsa del Giudicato fino al 1827, è stata sottolineata dal sindaco Lutzu anche ieri a Milano, nella sede del quotidiano economico Il Sole 24 Ore, nel corso dell’assegnazione a Oristano del premio di città più sicura d’Italia.