Signor Sindaco come avrà avuto modo di apprendere, il Comitato civico “ViviAssemini” è stato sollecitato da un nutrito numero di utenti destinatari dei recenti avvisi di accertamento Imu, per denunciare le loro preoccupazioni e rappresentare le loro istanze presso le competenti autorità politiche locali. Invito che abbiamo colto, nel rispetto dello spirito costitutivo del sodalizio e del senso di comunità che cerchiamo di esprimere. ViviAssemini è, dunque, la loro casa naturale.

Siamo convinti che tutte le figure interessate a tale problematica abbiano l’interesse a trovare soluzioni possibili, in grado di soddisfare le esigenze delle parti. Al termine “dialogo” preferiamo “confronto”. Questo perché il dialogo è la massima distanza tra idee; persino guerra di idee. In questo caso riteniamo che la natura della questione in esame non si fondi su una diversa visione del ruolo del Comune e del cittadino, casomai, nella necessità di trovare la giusta strada per risolvere definitivamente e celermente i problemi attuali e quelli che verranno a determinarsi nei prossimi mesi. I cittadini vogliono pagare, ma il giusto. Vogliono potersi relazionare con una istituzione che condivida con loro lo spirito di una Comunità sostanziale, prospera ed armonica. La politica locale ha generato il problema, ora deve impegnarsi per favorire un esito soddisfacente.

La situazione è grave, molto grave. Non solo per quanto richiesto loro di pagare quest’anno, ma per ciò che dovranno ancora pagare. Sono ben 2mila 246 avvisi, di cui 272 superano i mille euro. Avvisi da 270mila euro; da 60; 50; da 40 e da 20 mila euro non sono cifre normali e meritano un approfondimento. Le condizioni socioeconomiche in cui versano Assemini, i cittadini e le imprese è disastrosa e tali scelte politiche – ferme restando le condizioni – sono evidentemente peggiorative. Scelte in parte determinate da fattori esterni, ma anche interni: attribuzione di valori irreali e fermi al 2013; aliquota molto elevata; adozione di un Piano urbanistico slegato da una preventiva valutazione strategica, privo di urbanizzazioni e strumenti attuativi.

Bisogna uscire da questa situazione dalle conseguenze prevedibili, accentuate anche dall’incertezza diffusa, per riportare legittimità, equilibrio e senso del limite. Perciò, ci rivolgiamo alla S.V. per chiedere un incontro, per confrontarci e concorrere a superare ogni difficoltà tecnica e politica. Un confronto tra chi ha ricevuto l’investitura per governare ed una rappresentanza di soggetti destinatari dei pagamenti, per avanzare soluzioni e proposte concrete, per passare ai fatti.

Senza voler apparire scortesi, Vi chiediamo di fissare un appuntamento nel giorno e nell’ora che riterrà possibile, ma in tempi brevi. Perché il tempo passa e gli spazi a tutela dei cittadini si assottigliano inesorabilmente, i problemi non potranno più essere risolti e la responsabilità non potrà che ricadere interamente in capo all’Amministrazione da Voi rappresentata e guidata.