L’Ordine dei medici veterinari condanna duramente il grave atto di crudeltà compiuto nei confronti di un cane, barbaramente ucciso  dal suo proprietario che lo ha trascinato legato all’auto fino a provocarne la morte.

Un atto compiuto verso una creatura indifesa, che denota il più totale disprezzo nei confronti della vita di un altro essere senziente, e che ancora una volta ci sconcerta, ci lascia allibiti.

L’increscioso e grave episodio accaduto scuote gli animi di tutti coloro che ogni giorno si impegnano per la tutela della salute e del benessere degli animali nella nostra società, e getta discredito sull’intera comunità, che aspira a mettere la cultura, l’ambiente, la qualità della vita  al centro dei processi di cambiamento.

Non c’è giustificazione per chi compie un’azione simile così come non c’è dubbio che chi agisce con tanta freddezza nel male non possa farlo anche verso le persone.

Quanto è accaduto deve farci riflettere sulla necessità di ripensare profondamente il nostro rapporto con gli altri animali, che – in quanto soggetti di vita senziente – hanno un valore intrinseco e vanno rispettati nella loro natura e nella loro costituzione psico-fisica.

Non solo le Istituzioni, ma anche i singoli individui, i proprietari devono impegnarsi perché ogni relazione con gli animali sia sempre – e sempre più – improntata al rispetto di questi ultimi.

Il principio fondamentale del “possesso consapevole di animali di affezione” implica infatti la capacità di una relazione armoniosa e pienamente consapevole dei grandi doni, ma anche delle responsabilità e degli obblighi che si hanno quando si possiede un animale.

La società italiana negli ultimi decenni ha vissuto un profondo cambiamento culturale e su questo è stato costruito un sistema normativo importante che ha anche ispirato l’azione di altri Paesi.

Compito di tutti, oggi, è curare l’applicazione delle disposizioni normative, pur nella consapevolezza che tali disposizioni dovranno essere armonizzate, integrate e attuate, in vista di un’effettiva e concreta tutela degli animali, in linea con il Trattato di Lisbona che definisce gli animali «esseri senzienti» e impone che an che le normative nazionali tengano conto di tale superiore principio.

Il Presidente dell’Ordine

Dott.ssa Daniela Mulas

Lega il cane all’auto e lo trascina: l’animale è morto