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“Lei non conta un c…”. Così un consigliere comunale di maggioranza di Valledoria (Sassari) avrebbe descritto la vice sindaca del Comune sardo Claudia Spezziga. La frase ha portato alle dimissioni dell’amministratrice e rischia di provocare un terremoto politico nella località balneare del nord Sardegna.

Sulla vicenda, che ruota intorno all’utilizzo del campo sportivo da parte della locale squadra di calcio che milita in Promozione, sono intervenuti anche i Riformatori Sardi, stigmatizzando quell’attacco definendolo “sessista e politico”.

La società calcistica avrebbe dovuto versare 700 euro nelle casse comunali entro il 2019, ma non l’ha fatto. Il ritardo è stato tollerato dalla vice sindaca, ma qualche sera fa la squadra è stata sfrattata dal campo. Coi vigili urbani c’era un consigliere di maggioranza. Il presidente del club, Danilo Stangoni, ha spiegato di essere in accordo con l’assessora, ma il consigliere avrebbe fatto quelle affermazioni.

Appena saputo, la vice sindaca, 32 anni avvocata, ha lasciato. “Mi dissocio definitivamente da un modo di fare politica e amministrare incomprensibile e incondivisibile”, tuona prima di puntare il dito contro il sindaco Paolo Spezziga. “Mi ha turbato la tua totale indifferenza verso l’accaduto e verso una giovane donna sbeffeggiata pubblicamente da alcuni tuoi collaboratori”, gli scrive. “Inequivocabilmente inaccettabili le espressioni pronunciate verso la vicesindaca”, dicono Aldo Salaris e Vincenzo Corrias, rispettivamente responsabili regionale e provinciale dei Riformatori, manifestando perplessità sulla posizione poco chiara del sindaco.

“L’amministratrice ha agito per il bene di una comunità sportiva, mitigando gli effetti del difficile rapporto tra polisportiva e Comune. Chiediamo al sindaco che intervenga – concludono – e riporti serenità”.