Regione, sopralluogo dell’assessore Lampis alla nave incagliata a Sant’Antioco

“Ad oggi non esiste un problema di inquinamento ambientale a causa dell’incaglio del cargo italiano Cdry Blue sugli scogli a Sant’Antioco, nella parte sud occidentale dalla Sardegna”. A rassicurare sulla situazione dell’area di mare antistante al mercantile, ancora adagiato sulle rocce affioranti, i campionamenti effettuati dall’Arpa Sardegna e resi noti dall’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, che oggi ha effettuato un sopralluogo sulla scogliera con i vertici del Corpo Forestale regionale, la Protezione civile, l’Arpas e il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.

“Non vi sono tracce di idrocarburi né sul fondale né nell’acqua di superficie – ha detto Lampis – stiamo continuando a monitorare tutte le fasi di trasferimento del carburante dal mercantile e solo dopo il disincaglio potremmo effettuare i controlli morfologici sulle rocce per verificare eventuali danni sulla scogliera”, Il punto della situazione è stato fatto anche in municipio con la Guardia costiera. “I tempi della conclusione dell’opera di trasferimento degli idrocarburi e quindi del successivo disincaglio dipendono molto dalle condizioni del meteo marine – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas – ci auguriamo che tutte le fasi possano essere svolte nel più breve tempo possibile. Le strutture regionali continueranno i campionamenti e le verifiche competenti”.

“Siamo davvero soddisfatti perché la nostra comunità ha potuto verificare come le istituzioni nazionali e regionali abbiano messo in campo le capacità professionali e la volontà di risolvere il problema nei tempi più stretti possibili – dice il sindaco Locci – per il prelievo degli idrocarburi serviranno ancora diversi giorni e solo dopo potrà essere scelta e resa nota la modalità di rimozione del cargo”