“La Giunta approva atti pasticciati e ora la Regione rischia la paralisi”. Così il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus intervenendo dopo la rinuncia all’incarico da parte del direttore generale dell’assessorato del Personale, Carmine Spinelli. Si tratta, afferma Agus, di “colui che avrebbe avuto la responsabilità di firma sulle nuove prossime proroghe”. Quindi “non può stupire il fatto che abbia lasciato l’incarico”.

Le proroghe erano state deliberate dalla Giunta il 18 dicembre scorso: “Ventuno direttori generali su 23 per ulteriori sei mesi – fa notare il consigliere – e la delibera è in palese contrasto con la normativa che prevede incarichi di almeno tre anni”. Un’eventualità che “che porterebbe la Regione alla paralisi: qualunque controinteressato potrebbe impugnare qualunque atto prodotto da ogni assessorato regionale nei prossimi mesi perché sottoscritto da un dirigente nominato illegittimamente”, attacca. Sullo sfondo c’è poi la legge sul conferimento degli incarichi dei direttori generali, approvata a mezzanotte del sabato prima di Natale, “una norma di interpretazione di una legge regionale di oltre 20 anni fa, destinata ad essere impugnata e ad aprire una fase ancora più incerta di quella appena conclusa”.

Per i Progressisti, “solo una legge salva-nomine illegittime”. Ora, conclude Agus, “la Sardegna ha emergenze gravi e irrimandabili: dalla continuità territoriale in procinto di saltare per aria, alle problematiche che vive il mondo agropastorale, dalla crisi di alcune agenzie e strutture regionali alla carenza di personale negli ospedali”. Quindi, “non è più tollerabile che il principale impegno del presidente e della sua Giunta, portato avanti anche durante le festività, sia quello di tentare di sanare nomine illegittime e ricoprire atti pasticciati con una sottile coltre di neve, peraltro destinata a sciogliersi al primo sole”.