“Diciannove posti di lavoro spazzati via alla Brico dall’1 marzo, ciò nonostante le imminenti prospettive di ampliamento del centro commerciale Marconi a Pirri”. La denuncia arriva dalle sigle Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs che promettono battaglia sul futuro dei lavoratori impiegati ma anche sui riflessi della complessa ristrutturazione che vedrà chiuso il Marconi per 18 mesi.

Ieri, nel corso dell’incontro con la direzione del Brico Center Marconi, è stata comunicata ai sindacati la chiusura definitiva legata, secondo quanto affermato dai vertici aziendali, a una crisi degli ultimi cinque anni ma anche ai maggiori costi per il cambio di location in vista della realizzazione del nuovo centro commerciale. “E’ paradossale che tra 18 mesi la città mercato sarà rinnovata completamente e ampliata – affermano Nella Milazzo (Filcams Cgil) e Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) – mentre già da ora vengono licenziati i diciannove lavoratori di Brico”. Da qui la preoccupazione: “Non vorremmo che la maxi ristrutturazione avesse conseguenze negative per le attività commerciali presenti, costrette a chiudere, anche se momentaneamente, senza nemmeno il sostegno di ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti”.

Per queste ragioni Filcams, Fisascat e UilTucs attendono la convocazione chiesta alla Direzione del Centro commerciale, per ragionare sui tempi necessari alla ristrutturazione e affrontare le problematiche legate al periodo di chiusura dei negozi: “Vorremmo anche evitare – concludono Milazzo e Atzori – che alle attuali attività se ne sostituiscano altre senza il necessario riassorbimento delle forze di lavoro impegnate”. Sulla vicenda interviene anche Cristiano Ardau della Uil. “Il Brico Center Marconi chiude l’1 marzo, 19 licenziamenti.

Nell’ampliamento del centro commerciale – afferma il sindacalista – non c’è spazio per loro”