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Sono appena il 6,76% le domande per la siccità del 2017 liquidate. E’ quanto emerso oggi a Sassari durante l’incontro convocato da Argea, dove è stato fatto il punto sugli eventi calamitosi di 3 anni fa. Ne dà notizia Coldiretti. Su un totale di 22.516 domande presentate da 11.459 aziende, ne sono state evase solo 1.523 e sono ancora 16.348 (il 72,6%) quelle da istruire. Esito negativo per 2.476, mentre sono 2.070 le pratiche da liquidare o rigettare.

“Oltre il danno della siccità – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – l’illusione di poter ricevere dei denari che magari sono stati anche già destinati, e la beffa di non vederli. Stiamo iniziando il terzo anno e oltre 7 domande su 10 non sono state neppure istruite, se i tempi sono questi queste compensazioni andranno perse”.

“Una doppia beffa – aggiunge il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas – visto che per la stessa calamità si stanno utilizzando due velocità diverse. Ordinaria per liquidare le domande dei pastori, ciclopica per gli altri settori agricoli. Questo dimostra che la burocrazia può essere governata. Ma allo stesso tempo diventa ancora più incomprensibile questo ritardo e questa difformità che crea solo divisioni e guerre tra poveri all’interno del mondo agricolo”.

“E’ necessario che la task force deliberata le scorse settimane all’unanimità dal Consiglio regionale sia operativa quanto prima – incalza Cualbu – e sia messa nelle condizioni di poter recuperare questo gap riportando il sistema finalmente alla normalità”.