La Procura della Repubblica di Nuoro ha confermato la riapertura del ponte di Oloè, sulla strada provinciale Oliena-Dorgali, che aveva ceduto a causa del ciclone Cleopatra e dove erano morte 19 persone.

Il ponte era stato posto sotto sequestro nel 2017. Ora spetterà al tribunale togliere i sigilli e dare l’ok alla riapertura. La notizia è stata data questa mattina dal sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli.

Secondo l’accusa, sarebbe stato usato un materiale diverso da quello previsto nel capitolato d’appalto. Per i tecnici del palazzo di giustizia, le opere completate non garantivano ancora la non pericolosità del ponte. Per creare meno disagio agli abitanti dei due comuni rimasti isolati, la Giunta regionale ha nel frattempo autorizzato la costruzione di un ponte militare provvisorio, così come richiesto dai sindaci del territorio.

“È la fine di un incubo per le comunità di Oliena e Dorgali. Il Ponte di Oloè verrà riaperto. La notizia non può che essere accolta con entusiasmo”. Così il consigliere regionale della Lega, Pierluigi Saiu, presidente della Commissione Autonomia, commenta il via libera della Procura di Nuoro. “Finalmente dopo tanti anni di attesa sarà possibile percorrere di nuovo quell’attraversamento – afferma Saiu. “È stato un lavoro prudente e silenzioso quello svolto dalle istituzioni interessate. Era un risultato atteso a cui si è lavorato con impegno e determinazione. Per il nostro territorio è un’altra buona notizia che arriva dopo la riapertura della strada provinciale numero 3 e la definizione delle risorse per la progettazione della strada Siniscola-La Caletta. Il ponte di Oloè era sotto sequestro. Non era una situazione facile da risolvere. Sono in corso inchieste delicate ma il lavoro che è stato svolto si è rivelato utile al raggiungimento di questo importante risultato”, conclude l’esponente della Lega.

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Ponte Oloé, sindaci sperano in riapertura: a giorni la decisione del giudice