Polemica di Mauro Pili, leader di Unidos che lancia una dura accusa contro Abbanoa.

“Abbanoa è specializzata nel fare improbabili buchi nell’acqua, non solo non se duole ma se ne vanta, dalle condotte ai sistemi informatici”, afferma Pili.

“Questa pentola bucata riesce, con una non comune abilità, a bloccare per giorni l’erogazione dell’acqua per centinaia di migliaia di utenti nel distretto 6 di Sassari e nel contempo qualche giorno dopo annunciare un nuovo blocco totale dell’erogazione negli stessi comuni, miracoli al contrario”…”Passi che la società idrica faccia buchi nell’acqua ovunque, ma nessuno poteva nemmeno immaginare che sarebbe stata capace di farli in una rete informatica”, prosegue la nota.

“E, invece, impavidi come pochi, i vertici di Abbanoa hanno prima annunciato lo sbarco su Marte con il più moderno sistema informativo al mondo e poi, appena tre giorni dopo, la caduta degli Dei con un rocambolesco annuncio secondo il quale l’intero sistema informatico/informativo, propagandato appena tre giorni prima, resterà fuori uso per oltre dieci giorni.Se non fosse questione grave, si potrebbe affermare, senza tema di smentita, che la vicenda non può essere in alcun modo annoverata tra le questioni serie”, denuncia Pili.

“Senza curarsi minimamente della farsesca comunicazione e della sua esemplare tempistica l’atavica prosopopea del direttore generale si è infranta, con la nota goffaggine, ancora una volta, sul muro dei misfatti, nemmeno tre giorni fa il prode compare di Ramazzotti, con l’enfasi dello sbarco sulla luna, aveva annunciato al mondo intero che Abbanoa aveva messo a punto un sistema informatico-informativo da 300 milioni di dati certificati. Uno sportello online capace di catapultare Abbanoa direttamente su Marte”, prosegue.

“Sarebbe fin troppo irriverente, anche per me, citare alcuni passi del ridicolo comunicato con il quale tre giorni fa veniva dato pubblico annuncio di questo straordinario e unico software “NetH2O” per il quale annunciavano, senza pudore alcuno, appena “entrato a pieno regime”. Tutto scritto, compreso il pieno regime, nel comunicato da Marte, con il quale si ringraziava “un grande lavoro di bonifica che ha portato, sempre secondo questi luminari, ad avere un’unica banca dati certificata. Peccato che tre giorni dopo il marziano annuncio, ripreso in pompa magna dagli organi di informazione, nessuno abbia scritto e tantomeno informato, che quel rivoluzionario sistema informatico era franato ancor prima del suo annuncio”… “Con un avviso tenuto debitamente nascosto , per pudore e tardiva vergogna, negli uffici della società idrica è stato sommessamente comunicato che da venerdì 10 gennaio a martedì 21 gennaio l’operatività di tutti servizi online App e e Internet è sospesa. O meglio tutto spento”, incalza Pili.

“Siamo dinanzi ad una gestione che si commenta da sola, capace di mettere in fila, uno dietro l’altro, annunci diametralmente opposti dai quali si evince la totale inadeguatezza, e non solo tecnica ma anche comunicazionale di chi dirige questa baracca, per quale motivo lanciano la piattaforma online come la migliore del mondo e solo dopo tre giorni sono costretti, in silenzio, a bloccarla per un tempo che sul piano informatico è più un’era geologica che una tempistica telematica?

Come può una piattaforma online essere spacciata come efficientissima se poi, dopo tre giorni appena, si deve fermare di botto per un modesto e alquanto prevedibile adeguamento tariffario ?

Del resto la delibera dell’Arera sulle nuove tariffe era stata varata alla fine dello scorso anno e appare davvero incomprensibile come sia possibile che, per modificare alcuni algoritmi di calcolo della tariffa, venga spento per 12 giorni l’intero sistema informatico di una società con 700.000 utenti.

E per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente comparare il numero di utenti di Abbanoa con quelli servizi di scala molto più ampia, vedi telefonia o energia elettrica, per capire che quella pomposa “celestiale annunciazione” di un sistema informatico unico al mondo nient’altro era che una modesta bufala di periferia”, si chiede Pili.

“Non si può non far rilevare che un modesto aggiornamento tariffario non può in alcun modo bloccare per tanto tempo un sistema informativo/informatico spacciato appena tre giorni prima come il più evoluto database del mondo”.

Pubblico a scanso di equivoci l’avviso di Abbanoa relativo all’aggiornamento dei sistemi informativi.

Le prime tre righe sono eloquenti: “Dal 10 e fino al 21 gennaio i sistemi informativi operativi gli Abbanoa verranno temporaneamente “spenti” per consentire ad un adeguamento informativo al nuovo sistema tariffario”.

Ma allora per quale motivo è stata divulgata quella propagandistica e pirotecnica comunicazione sullo strabiliante sistema informatico se poi tre giorni dopo deve essere spento per l’adeguamento? Di certo nessuno farà rilevare un’incongruenza sostanziale e comunicazionale di questa gestione che da tempo ha oltrepassato il tempo delle comiche. E’ pur vero, anche in questo caso, come non mi stancherò di ripetere, che si possono ingannare molti, ma non tutti”, conclude Mauro Pili.