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Lega e Psd’Az propongono che la prossima seduta statutaria del Consiglio regionale, in programma il 3 febbraio prossimo, sia dedicata alla continuità territoriale marittima. E il presidente dell’Assemblea Michele Pais è d’accordo.

In attesa dell’ufficialità, quella del 3 febbraio, quindi, vedrà l’approdo in Aula di tutte le problematiche che condizionano la libertà di movimento dei sardi, a partire dagli annunciati rincari sui trasporti via mare dovuti all’entrate in vigore della direttiva Ue sulla riduzione dello zolfo nei carburanti. Oltre ai parlamentari, ai sindaci, ai rappresentanti di Anci e Cal, presenze stabili nella seduta statutaria, Pais dovrebbe invitare a partecipare anche gli eurodeputati eletti nella circoscrizione Sardegna-Sicilia e i rappresentanti della Regione Sicilia che, seppure in misura proporzionale alle diverse condizioni geografiche, è stata anche lei colpita dagli aumenti tariffari dei traghetti. Forti sostenitori di una seduta statutaria a tema sono i consiglieri del Psd’Az Giovanni Satta e Franco Mula, e della Lega Dario Giagoni.

“Le proteste nei porti sardi, che hanno visto insieme lavoratori, rappresentanti delle istituzioni e diverse forze politiche, non sono bastate a smuovere l’inerzia del governo nazionale”, attacca Satta. “Sulla Sardegna e sui sardi – aggiunge Mula – che da troppo tempo lottano per superare gli ostacoli e le penalizzazioni dovute all’insularità, non possono essere scaricati i costi che derivano dell’inadempienza del governo e che comportano aggravi del 25-30% sul costo dei traghetti”. “L’economia della nostra regione – argomenta poi il leghista Giagoni – dipende quasi totalmente dal trasporto via mare e un rincaro di tale portata comporta pesanti effetti a catena, con aumenti su tutte le merci importate o esportate, compresi i beni di prima necessità, con gravi conseguenze sulla vita dei sardi, che andranno a pesare soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione”.