Il gruppo Udc-Cambiamo! ha proposto l’istituzione, ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento interno del Consiglio regionale, di una commissione speciale con l’obiettivo di avere un quadro il più possibile preciso della filiera, così da porre le basi per la soluzione della vertenza del prezzo del latte, evidenziando la necessità di conoscere la quantità esatta di latte prodotto. Per dar vita al nuovo organo senza bisogno dell’approvazione dell’Aula sono necessarie e sufficienti venti firme.

“Ci proponiamo di fare delle verifiche e dare poi risposte certe venendo incontro a una categoria importante – ha dichiarato Giorgio Oppi, leader dell’Udc – vogliamo conoscere i dati certi così da poter rilanciare il settore. D’altra parte, si è partiti da un prezzo di 0,50 centesimi con l’impegno di arrivare a un euro, ma non ci siamo mai arrivati”.

“Questa è una delle vicende più importanti che Giunta e Assemblea devono risolvere – sostiene Domenico Gallus – l’esigenza di avviare una indagine approfondita si fonda sulla constatazione che l’attuale prezzo non è sufficiente a sostenere l’attività dei pastori, né costituisce la giusta remunerazione per il loro duro lavoro, e che a tutt’oggi, nonostante le promesse fatte e gli impegni presi nell’anno appena trascorso, nulla è stato fatto per una concreta soluzione”.

Scopo della commissione è anche quello di verificare l’esistenza di intese restrittive della libera concorrenza sul mercato, di chiedere l’ispezione per verificare l’esistenza di formaggi stoccati nelle aziende di trasformazione, verificare chi ha percepito aiuti pubblici e chiederne la rendicontazione e se necessario, all’esito delle verifiche e delle audizioni dei pastori, chiedere il commissariamento e gli azzeramenti dei vertici del Consorzio di tutela del pecorino romano.

Favorire infine la ricerca di nuovi sbocchi sul mercato e di nuovi consumatori e chiedere che vengano resi pubblici tutti i verbali e i documenti sottoscritti nei vari tavoli con l’obiettivo di risolvere la crisi.