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La Aou di Sassari ha chiamato a lavoro le suore per supplire alla mancanza degli Operatori Socio Sanitari nei reparti degli ospedali e facendo infuriare così i sindacati, che da tempo chiedono con insistenza che vengano sbloccati i concorsi e la relativa assunzione dalle graduatorie del personale necessario. Ma il direttore della Struttura complessa, Antonio Solinas, e il direttore generale dell’Aou hanno firmato una delibera con cui è dato mandato agli uffici di stipulare una convenzione, della durata di 3 anni, con la Congregazione religiosa delle figlie della carità di San Vincenzo de Paoli. Le suore chiamate ad assistere sono in possesso della qualifica Oss e regolarmente retribuite.

“Una simile decisione andava ponderata e magari discussa preventivamente anche con le organizzazioni sindacali, non foss’altro che il dispositivo oltre ad apparire singolare, ravvisa, in ordine alle condizioni in esso contenute, una serie di elementi di dubbia legittimità”, protesta il segretario territoriale della Cisl Fp di Sassari, Antonio Monni. “Davanti ad una platea numerosa di personale Oss che aspetta lo sblocco del concorso bandito da questa azienda lo scorso anno, a cui si aggiungono i numerosi colleghi presenti nelle graduatorie per tempi determinati, la scelta di convenzionarsi con la Congregazione religiosa oltre ad apparire azzardata, sta generando, comprensibilmente, numerose polemiche”, conclude Monni, che chiede all’Azienda “la convocazione urgente di un tavolo sindacale”.