“Mentre il Titanic affonda, il Presidente pensa alle poltrone in prima classe”. Continua l’attacco dell’opposizione contro la Giunta guidata da Christian Solinas. Francesco Agus (Progressisti) affida a Facebook la sua riflessione politica.

Il post di Francesco Agus

“La Regione è senza bilancio – scrive Agus – e sarà in esercizio provvisorio sino a fine marzo. Sono bloccati gli appalti, i concorsi, i bandi e la programmazione di opere pubbliche. L’apparato amministrativo è nel caos. Il direttore del Personale si è dimesso. La delibera che ha prorogato i 21 dg della regione è un mix di falsi e violazioni di legge tale da far ritenere che a breve in Regione non ci sarà nessuno legittimato ad apporre una firma. La continuità territoriale è al palo: non è possibile prenotare voli da e per la Sardegna dopo il 16 aprile e questo sta già avendo effetti nefasti sulla stagiona estiva. Milioni di potenziali turisti non hanno idea di come raggiungere l’isola. E, quando possono, prenotano altrove. La sanità, terreno su cui la Lega ha promesso miracoli in campagna elettorale, è stata oggetto di riforma ma il testo di questa è ancora oggi sconosciuto. Nel mentre gli ospedali pubblici cadono a pezzi come descritto dalla stampa tutti i giorni. In questa situazione ci si aspetterebbe uno scatto d’orgoglio da parte del Presidente e della sua Giunta. Un’azione forte, un recupero degli errori fatti e un rilancio dell’azione amministrativa e politica. Invece no. Il Presidente riesce ancora a sorprenderci in negativo. Quando pensi che abbiano toccato il fondo prendono pala e piccone e iniziano a scavare. La nuova urgenza della Giunta regionale è infatti quella di istituire per legge il PPS: Premiato Poltronificio Solinas®”.

“Queste parole nella neolingua leghista significano:
– Creare consigli di amministrazione in dieci agenzie e società in house sino ad oggi governate da un amministratore unico.
– Sbattersene altamente degli oltre 500mila sardi (il 97,06% di chi partecipò alla consultazione) che con un referendum. regionale nel 2012 si sono espressi per l’abolizione dei Cda.
– Assegnare 40 nuove poltrone che non produrranno niente di buono per i cittadini ma consentiranno alla maggioranza di assegnare lauti stipendi a qualche amico.
– Aumentare la spesa pubblica improduttiva di oltre un milione di euro, in contrasto con norme statali per il contenimento della finanza pubblica.
– Far perdere tempo al Consiglio regionale, costretto ancora una volta a discutere norme che sicuramente verranno impugnate prima dal Governo e poi dalla Corte Costituzionale”.

“Avviso ai naviganti – conclude lo scritto di Francesco Agus – l’ultima volta che il centrodestra ha presentato una legge simile ha impiegato più di 12 ore per approvare appena quattro righe di testo, a mezzanotte il sabato prima di Natale.

Su un disegno di legge come questo consiglio alla maggioranza di preparare panini, borracce d’acque e barrette energetiche e di rassegnarsi a discutere per settimane e mesi le centinaia di emendamenti che presenteremo. Senza sconti e senza margine di trattativa.