Mario Conoci, sindaco di Alghero, rifiuta di mettersi a capo di una grande mobilitazione a sostegno del completamento della quattro corsie verso Sassari, contro cui naviga il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali: “Affrontiamo il problema per risolverlo, senza sterile propaganda. La Regione ricorrerà al Tar e impugnerà il parere emesso da Franceschini senza considerare che l’opera è stata progettata prima dell’entrata in vigore del Ppr e non può essergli assoggettata. La decisione è pretestuosa, dettata da ragioni politiche, non tecnico-giuridiche”. Il primo cittadino conferma l’unità d’intenti con la Regione.

La deputata pentastellata Paola Deiana non è di questo parere invece e annuncia “consigli comunali del territorio coi rappresentanti regionali e i parlamentari sardi”, invitando “l’intera classe politica sarda all’unità”. Mario Bruno invece si trova d’accordo con la proposta di mobilitazione: “Serve un’azione unitaria, popolare e istituzionale, nessuno si tiri indietro. È in gioco lo sviluppo del territorio, si usi il buon senso, quella strozzatura è ridicola, uno scandalo. Se Conoci uscirà dal silenzio, come gli abbiamo chiesto da mesi, noi ci saremo. Nessuno, tanto meno Conoci, può permettersi di buttarla in politica: il consiglio dei Ministri può ribaltare il parere della Commissione Via, ma serve diplomazia, fiato sul collo e pressione sul governo, perciò serve l’unità del territorio – e conclude – ok il ricorso al Tar, ma pronti a ritirarlo se dovessero arrivare atti significativi dal premier Giuseppe Conte e dal Cipe”.