“C’è un vizio di fondo nell’approccio all’elaborazione della legge finanziaria, ed è l’assenza di un quadro politico programmatico, il piano strategico regionale, che questa Giunta non ha presentato”. Così il segretario generale della Cgil Michele Carrus nell’intervento al tavolo di oggi con l’assessore Fasolino.

“Altro aspetto deficitario – ha aggiunto – i contenuti della programmazione europea, della quale sostanzialmente nulla si sa nonostante sia indispensabile fare il punto su quella in corso e su quella che verrà”. Detto questo il segretario Carrus ha messo l’accento su alcune direttrici fondamentali della manovra finanziaria, in particolare quelle relative a politiche del lavoro, diritto allo studio e politiche sociali. “Occorre capire in che misura e con quale governance verrà confermato il piano per il lavoro faticosamente conquistato nell’ultimo scorcio di legislatura, considerato che noi vorremmo che le risorse venissero non solo confermate ma implementate”.

Una parentesi è stata poi aperta sul personale della Regione, per il quale il sindacato chiede risorse adeguate al rispetto di qualifiche e rinnovo dei contratti. Oltre a questo la Cgil ha chiesto se questa Giunta intenda davvero investire sul sapere, sulla formazione e sulla ricerca: “Significherebbe mettere a disposizione cospicue risorse, non solo per l’erogazione di servizi e di borse di studio a tutti gli studenti beneficiari, ma anche dal punto di vista degli assegni che, oggi, sono la metà del valore medio del resto del Paese”.

Il segretario ha poi chiesto più attenzione sulle politiche sociali, partendo dal Reis, una misura che merita risorse e una modalità di gestione incentrata non solo sull’erogazione di un assegno ma sulla prestazione di servizi, per sviluppare economia e lavoro buono sulla base della dimostrata capacità del terzo settore di creare posti di lavoro, in particolare per donne e giovani, spesso superiore rispetto a quella dei settori tradizionali.

Carrus ha poi sottolineato altri due aspetti prioritari: la ripresa di un confronto sulla programmazione territoriale, della quale da otto mesi non si conosce più nulla, né sugli accordi in gestazione né su quelli in via di definizione, e ancora, la necessità di portare avanti con maggiore chiarezza e decisione le misure di politica settoriale con atti di indirizzo specifici per integrare quella strategia di specializzazione intelligente che aveva giustamente individuato alcune importanti direttrici di sviluppo prioritarie per la nostra regione, ma ne vanno individuate altre, favorendo pacchetti semplificati di incentivazione alla localizzazione degli investimenti produttivi.

“È stato un primo incontro utile per illustrare il nostro punto di vista all’assessore, del quale apprezziamo l’apertura e la disponibilità al dialogo – ha concluso Carrus – e l’impegno a convocare a breve nuovi confronti di merito, sui cui misureremo in concreto le scelte che si porteranno avanti”.