Ettore Sini, l’ex agente penitenziario di 49 anni di Ozieri, ha ricevuto la sentenza finale: l’ergastolo. Sini si trovava sotto processo a Nuoro con l’accusa di aver ucciso la sua ex, Romina Meloni, e ferito gravemente il nuovo compagno della donna, Gabriele Fois, entrambi 49enni, il 31 marzo dello scorso
anno.

La sentenza è giunta dopo 3 ore di camera di consiglio. L’imputato era in aula.Il processo si è svolto a porte chiuse.

Da quanto si evince, Ettore Sini non avrebbe pronunciato nemmeno una parola, rimanendo impassibile per tutta la durata della sentenza. Il giudice non gli ha concesso nessuna
attenuante, confermando le richieste dei due pm dell’accusa:
carcere a vita.
Pianto liberatorio invece da parte delle sorelle e dal fratello della donna vittima dell’omicidio.
“La sentenza non ci ridarà mai Romina, ma è stato bello sentire quelle parole che hanno condannato l’omicida alla massima pena”, ha commentato Claudia.
“Siamo contenti che sia stata fatta veramente giustizia, volevamo questo – hanno aggiunto Franca e Gabriella – vediamo come andrà in seguito, perché non è finita qui”.
“È una sentenza che accoglie integralmente le richieste formulate dalla Procura e condivise dalle parti civili – ha sintetizzato l’avvocato Orlando Ugone. “Ora bisognerà leggere le motivazioni che hanno portato alla pena massima erogata per questi fatti. Non si può comunque esultare: sono momenti molto tristi per i familiari e per tutti”.

Era presente anche il fidanzato della vittima, Gabriele Fois, che era stato ferito gravemente dall’imputato. Pietro Pittalis, avvocato di Pais: “E’ una sentenza che certo non restituisce alla vita la vittima né ridà serenità a Fois – ha chiarito – Prendiamo atto di un verdetto che ci sembra adeguato alla gravità dei fatti”.

I difensori di Sini, gli avvocati Lorenzo Soro e Pasquale Ramazzotti: “La pena comminata è sufficientemente severa. Noi – hanno spiegato – abbiamo cercato di smontare l’aggravante della premeditazione, ma il giudice ha ritenuto altro. Attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza e poi penseremo a un eventuale ricorso”.

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