Slitta a Sassari l’udienza del 24 gennaio nella quale sarebbero dovuti comparire otto pastori finiti sotto inchiesta dopo le proteste a Bonorva (Sassari), nell’ambito della vertenza sul prezzo del latte in Sardegna. Il giudice, che ha già trattato il procedimento nella fase cautelare, si asterrà e rimetterà gli atti al presidente del Tribunale affinché nomini un altro magistrato che tratti il primo vero processo nei confronti degli allevatori che hanno partecipato alle mobilitazioni di piazza che hanno contraddistinto le proteste del febbraio 2019.

Conseguentemente salta anche il presidio organizzato, davanti al tribunale, dai comitati dei “pastori senza bandiera” per solidarizzare con gli indagati. Nel frattempo, in questi giorni, altri manifestanti stanno ricevendo avvisi di garanzia per le proteste e i blocchi stradali dello scorso anno, tanto che i pastori rinnovano l’invito per una difesa comune rivolgendosi ai numeri 3402111822 di Gianluigi Dettori) e 3426376851 di Moira Murgia”, che stanno raccogliendo e smistando per provincia gli indagati per indirizzarli ai diversi avvocati che si sono resi disponibili. Attualmente tra allevatori, familiari e semplici cittadini, sono circa un migliaio le persone finite sotto inchiesta.