Non si ferma la lotta di Sardigna Natzione Indipendentzia contro l’occupazione militare italiana della Sardegna e “contro le sue metastasi”, come la fabbrica di bombe imposta ai sardi nel territorio di Domusnovas e lo dimostra partecipando sit-in in programma per mercoledì 22 gennaio alle ore 10:00 in piazza del Carmine davanti al TAR della Srdegna.

“Ormai è chiaro, la RWM sta procedendo con l’ampliamento e ciò è assolutamente, oltre che illegale, intollerabile e incompatibile con gli interessi economici e con il ruolo che la Sardegna vuole avere nel mondo. Dopo le parole menzognere della politica italiana molti sardi sono convinti che la RWM sia chiusa e dalla Sardegna non partano più bombe, ma così non è, la fabbrica di morte non solo non ha chiuso ma è in ampliamento, con tanto di licenze e esonero dalla necessità di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)”, afferma in un comunicato stampa il coordinatore nazionale Bustianu Cumpostu.

“L’ampliamento della RWM è anche illegittimo e SNI aderisce al sit-in indetto dal Comitato Contro la RWM per sostenere l’Accertamento di Illegalità chiesto al TAR Sardegna da sette diverse organizzazioni e sostenuto da molte altre. Nessun posto di lavoro deve essere perso perché la riconversione è possibile – e conclude – Sardigna Nazione Indipendentzia chiede e pretende che la fabbrica di esplosivi da guerra di Domusnovas, come si è già fatto nelle aree di Varese, Brescia, e altre zone della Lombardia, venga convertita in fabbrica ad uso civile. Quella fabbrica è un corpo estraneo, non è compatibile con la nostra terra e con il nostro popolo”.

“No all’espansione della Rwm”, sit-in a Cagliari