Al via “Fatu in Domo”, il progetto con lo scopo di creare una rete di microimprese domestiche agroalimentari (Iad). L’iniziativa gira intorno a un menù con le specialità di Ollolai, dove la cucina di casa diventa un laboratorio domestico che sforna prodotti tipici.

L’idea, che verrà presentata il 24 gennaio alle 10 nella sala consiliare del Municipio, parte dall’associazione “Sa Mata, l’albero delle idee”, il cui presidente è Veronica Matta, e del piccolo Comune barbaricino con a capo Efisio Arbau.

Si tratta di un modo di valorizzare i piatti della tradizione di Ollolai, che è riuscito a combattere il tragico fenomeno dello spopolamento: “Una piccola-grande rivoluzione, utile per creare una base produttiva a marchio Ollolai, con disciplinari che garantiscano qualità e identità dei prodotti fatti in casa – spiega il primo cittadino – Ollolai custodisce un patrimonio di ricette e sapienze che possono creare reddito”.

Sul tavolo si potranno trovare specialità di pasta fresca ripiena di formaggio, come il Sos hulurzones, il pane longu, variante locale del carasau, distillati di abbardente, formaggi, dolci, tra cui sa savada cioè la seada col miele di asfodelo.

“Un’occasione di reddito per tanti giovanissimi disoccupati, ma anche per tanti pensionati che aderendo al progetto potranno trasformare la propria passione in cucina in un’attività economica, seguendo determinate linee guida per il rispetto delle leggi sull’igiene e la sicurezza alimentare. Un’iniziativa che punta a tutelare il territorio e i prodotti agroalimentari d’eccellenza della comunità ollolaese e coinvolgere in modo attivo la comunità”. Per il sindaco Arbau si tratta di “un reale investimento nel territorio come fattore di successo delle produzioni agroalimentari tipiche della zona. Fatu in Domo – racconta Veronica Matta – è parte di una strategia di sviluppo locale che portiamo avanti da diversi anni”.