“Era prevista entro l’8 gennaio la firma dell’Ats per l’attivazione del reparto di Emodinamica dell’ospedale Santa Maria della Mercede a Lanusei. Nonostante le promesse non c’è stata nessuna firma e i cardiopatici dell’associazione Amici del Cuore, che da anni lottano per l’apertura del servizio, stanchi delle continue rassicurazioni e promesse non mantenute, hanno proseguito la protesta con lo sciopero della fame e dei farmaci salvavita”. Una decisione che pone in serio pericolo la loro vita, in qualsiasi momento”. A scriverlo in un comunicato Liberu, Lìberos Rispetados Uguales.

Secondo la nota “il direttore dell’associazione Amici del Cuore, Francesco Doneddu, cardiopatico di 77 anni, dopo numerose battaglie che hanno portato anche all’occupazione del reparto di cardiologia, assieme ad altri componenti dell’associazione, da 13 giorni ha interrotto la somministrazione di alimenti e dei farmaci salvavita. Accusano l’amministrazione regionale di inerzia e di non aver mantenuto le promesse, lamentando il fatto che i pazienti cardiopatici ogliastrini, per sopperire a questa mancanza, si devono recare presso i distanti ospedali di Nuoro e Cagliari per essere curati data anche la loro età avanzata. Alla loro protesta si è unita Giorgina Secci, già al 6° giorno di sciopero della fame, Presidentessa della PAVS, Pubblica Assistenza Volontari di Soccorso di Urzulei, che da vent’anni guida l’associazione e si è sempre battuta per il diritto alla salute dei cittadini. Gli scioperanti sono determinati e dicono di non voler sciogliere il presidio e riprendere l’assunzione di cibo e di farmaci fino a che non vedranno l’attivazione del servizio”.

“Ci aspettiamo – conclude la nota di Liberu – da parte di tutte le istituzioni locali e regionali una presa di posizione e un impegno immediato e concreto per risolvere questo grave disservizio, affinché venga garantito il diritto alla salute non solo per le persone che con grande sacrificio stanno mettendo a repentaglio la propria vita, ma per tutti i cittadini”.