Dopo la denuncia da parte di Altroconsumo sulla inefficienza del centralino del Cup, che ha visto la famosa associazione impiegare ben quattro giorni di chiamate prima di poter prendere un appuntamento, anche il consigliere regionale Michele Ciusa (M5s) domanda con un certo tono di polemica alla giunta: “Che fine hanno fatto i soldi stanziati dal Governo per potenziare i Cup?”.

L’esponente del Movimento 5 Stelle, infatti, primo firmatario con altri colleghi di un’apposita interrogazione, ricorda che alla Sardegna sono stati assegnati 13,1 milioni di euro “per interventi volti a ridurre i tempi di attesa attraverso l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione”. Per poter ottenere e spendere questi fondi, sottolinea Ciusa, “è necessario aver presentato entro il 31 ottobre scorso il cronoprogramma delle attività che la Regione intende realizzare. Non possiamo perdere questi fondi fondamentali per la costruzione di un modello di infrastruttura tecnologica e digitale delle prenotazioni che sia rispettosa della dignità dei malati e di tutti i cittadini”.

“Il quadro emerso da questo test è vergognoso – attacca il consigliere dell’opposizione – manca di rispetto ai malati e a tutti i cittadini sardi. Soprattutto se consideriamo che per larga parte il servizio è utilizzato da persone anziane, che oltre ad avere poca dimestichezza con le voci metalliche e i messaggi preconfezionati, non possono subire ore di attesa, spostamenti da una parte all’altra della città per poi accontentarsi di appuntamenti che arrivano dopo mesi e mesi e che mettono a serio rischio la loro salute”.

Odissea al Cup, 120 chiamate inutili per una visita. La denuncia di Altroconsumo