I gestori e i fruitori della spiaggia dei centomila del Poetto hanno indetto una raccolta firme popolare per “rimuovere subito le canne che da mesi stazionano lungo tutta la spiaggia, prima che qualcuno si faccia male”.

Sono oltre mille le firme già raccolte da quelli che vengono considerati “rifiuti” e non un regalo della natura. Venerdì si terrà il sopralluogo che determinerà una volta per tutte le strategie da adottare contro le tonnellate di canne portate sul litorale cagliaritano dalle mareggiate. Il comitato, però, ha paura che i tempi di questa strategia proposta da ambientalisti e docenti esperti in materia, che consiste nel spostare le canne verso la strada come “ecofiltro” per le dune, sarà troppo lunga.

“Le canne fanno parte dell’habitat marino come la poseidonia, ma sono il risultato di interventi dell’uomo, effettuati per la pulizia dei corsi d’acqua – spiega in un post Beppe Martinez, rappresentante del comitato – Una volta effettuati gli interventi, era obbligatorio rimuovere il tutto e smaltirlo secondo le procedure indicate dalla legge, in quanto detriti o rifiuti speciali. Questo non è avvenuto”.

Ora c’è un’emergenza. “La sicurezza è l’elemento che deve dominare in questo caso – chiarisce Martinez – Ogni ora in cui si ritarda l’intervento della rimozione delle canne, fa si che questi detriti si insabbino e si frantumino sempre di più, rendendo le canne un’arma non pericolosa, ma pericolosissima, peggio delle bottiglie di vetro. Proviamo a pensare a questa primavera, estate, autunno, quando la frequentazione del Poetto si intensificherà. I bambini che giocano, gli anziani, i disabili e a seguire tutti gli altri, rischierebbero la propria incolumità a causa di qualche scheggia insabbiata”.

E l’erosione del litorale? “Se l’immobilismo dei politici non prevede un intervento a tutela della spiaggia, tra meno di 10 anni – avverte – ci ritroveremo il mare dentro le abitazioni. In altre parti del mondo hanno creato delle barriere coralline artificiali favorendo la crescita della flora e della fauna marina”.

Legambiente: “Usiamo canne al Poetto per proteggere la spiaggia”