Opposizione in continuo affondo contro la giunta Solinas. Questa mattina i gruppi Progressisti, Pd e M5s hanno presentato un mini dossier su “10 mesi di ritardi, proroghe e moltiplicazione di poltrone” da parte della Giunta guidata da Christian Solinas. Tutto, hanno denunciato i consiglieri della minoranza, per mascherare l’emanazione “di atti falsi” e continuare “a sprecare denaro pubblico”.

Il giro di poltrone in enti e agenzia, secondo la stima, inciderebbe per 3,3 milioni in più all’anno sulle casse della Regione. “La mancata pubblicazione delle delibere sul sito istituzionale non è solo legata a un problema di trasparenza – ha spiegato il capogruppo progressista Francesco Agus – abbiamo contezza del fatto che l’esecutivo possa aver approvato atti falsi che a cascata hanno viziato quelli successivi”. Il consigliere ha portato un esempio concreto: “Non è ancora cliccabile il disegno di legge approvato il 3 ottobre sulla riorganizzazione della presidenza della Regione, abbiamo fatto due volte richiesta di accesso agli atti ma sono cadute nel vuoto”. Questo, ha dichiarato Agus, “significa che l’atto non esiste”. Il fatto è che “a questa delibera sono legate le proroghe di tutti i direttori generali”, ha aggiunto. Va detto che nei giorni scorsi, subito dopo il vertice di maggioranza, il presidente Solinas aveva annunciato che prima di occuparsi della Finanziaria il Consiglio avrebbe dovuto esaminare proprio la riforma della struttura della presidenza della Regione. Cioè il disegno di legge che secondo Agus non esiste.

Per Gianfranco Ganau, capigruppo del Pd, il ritardo nella pubblicazione delle delibere si spiega con il fatto che alcune di queste, già approvate, sono ancora oggetto di trattativa all’interno della maggioranza. “E’ il caso della finanziaria e della riforma della Sanità – ha indicato l’esponente dem – che vengono rimaneggiate senza nessun contributo del resto del Consiglio e della minoranza”. Di fatto, ha rincarato Ganau, “si fanno dei falsi con una delibera di Giunta che poi viene modificata e alla fine pubblicata nella forma che si è consolidata nei mesi successivi a quelli della prima approvazione”.

Massimo Zedda, consigliere dei Progressisti, ha denunciato soprattutto “l’inefficienza e la mancanza di idee dimostrata dalla Giunta in questi mesi: l’unica cosa sulla quale hanno tenuto alta la concentrazione è la spartizione delle poltrone”, ha ribadito l’ex sindaco di Cagliari. Quanto alla reintroduzione dei Cda, è andata all’attacco la capogruppo del M5s, Desirè Manca: “il ddl rappresenta l’ennesimo spreco di risorse pubbliche”, ha chiarito.