giovani-uccisi-in-sardegna-cubeddu-davanti-al-gup-18-aprile

Sarà presentato nei prossimi giorni alla Procura di Nuoro un esposto-denuncia contro ignoti. A presentarlo sarà l’avvocato Gianfranco Flore, il legale che tutela il pastore di Posada Carlo Careddu, scampato per miracolo alla piena della diga di Maccheronis, svuotata in parte dall’acqua contenuta nell’invaso a causa delle piogge di questi ultimi giorni e che ha ucciso le sue 80 pecore.

“E’ incomprensibile l’apertura delle paratie in un giorno che non pioveva e dove spirava un forte vento di scirocco con la foce a mare chiusa: una manovra quantomeno incauta – spiega all’Ansa l’avvocato Flore – L’ondata di piena avrebbe potuto provocare ben altre conseguenze, e non solo nei confronti del mio cliente. Una vicenda sulla quale ritengo che la Procura debba far luce. Una volta raccolta tutta la documentazione scriverò e presenterò l’esposto”.

Il piano di scarico, secondo il legale, avrebbe dovuto essere eseguito “con un congruo preavviso di ore, ma qualcosa nell’informazione si è inceppato, perché di fatto il mio cliente non è stato avvisato”.

“Il danno economico per Careddu è rilevante, ma è ben più grave il fatto che abbia rischiato la vita e che l’avrebbero potuta rischiare anche altri: nella piana del rio Posada, dove l’acqua è stata scaricata, non è rara la presenza di camper e di pescatori – sottolinea l’avvocato – Dopo quanto accaduto con l’alluvione del 2013, quando l’esondazione ha provocato la morte di una anziana di Torpé, sarebbe consigliata maggiore prudenza da parte di chi gestisce la materia”.