Anche quest’anno la Rete Porti Sardegna è presente alla principale manifestazione nautica europea, la Boot di Düsseldorf, così come avviene ormai da 16 anni a questa parte.

La fiera, iniziata lo scorso 18 gennaio chiuderà domenica 26. Come al “Salon Nautique” di Parigi dello scorso dicembre, la Rete dei Porti Sardegna, partecipa al BOOT di Düsseldorf in stretta sinergia con l’UPPC (Union port de plaisance de Corse). Un unico ampio stand nel quale trovano spazio i 20 porti sardi aderenti al Consorzio ed i 16 porti corsi. Molti gli operatori presenti, provenienti da dalla Gallura, all’Ogliastra, dal cagliaritano e poi da Carloforte, Bosa Alghero, Stintino.

L’integrazione dell’offerta nautica proposta dalla Rete dei porti ed UPPC e la forte attratività del bacino di navigazione, unitamente alla costante partecipazione alla Boot, ha fatto sì che lo stand sardo-corso sia ormai da anni uno dei più visitati e di quelli che suscitano maggiore interesse da parte della stampa specializzata internazionale e degli operatori, soprattutto del charter, oltre che dei singoli utenti nautici.

La Boot è stata l’occasione anche per rinnovare ed aggiornare l’accordo di collaborazione strategica sottoscritto dal Presidente della Rete Dei Porti, Franco Cuccureddu, e da quello dell’UPPC, Jean Toma. Ma è stata anche l’occasione per fare il punto sulla stagione appena trascorsa.

A tenere banco nelle discussioni degli operatori è stata però la recente decisione della Regione di prorogare le concessioni demaniali, comprese quelle dei porti turistici. Scelta che ha suscitato unanime apprezzamento da parte dei rappresentanti delle società di gestione dei porti sardi, pur non sottovalutando il rischio di contenzioso in sede europea. D’altronde la Rete dei porti aveva sollecitato la proroga al 2034 e quindi l’applicazione, anche in Sardegna, della legge statale 134/2018, anche in un recente incontro fra il presidente Franco Cuccureddu e l’assessore regionale agli enti locali, finanze ed urbanistica Quirico Sanna.

A curare lo stand della Rete dei Porti a Dusseldorf è il bravissimo impiegato del porto di Santa Maria Navarrese, Pietro Foddis, che parla perfettamente il tedesco, coaudivato dalla direttrice dell’UPPC, Samantha Rossi.

Nei giorni successivi alla chiusura della Boot di Düsseldorf si completeranno anche le procedure per la trasformazione della natura giuridica della Rete Porti Sardegna, con la liquidazione del Consorzio, forma giuridica non più consentita dalle disposizioni in materia di società partecipate, e la trasformazione della Rete dei Porti Sardegna in associazione.