Ci sarà Cragno a proteggere la porta rossoblù dai calciatori dell’Inter domenica 26 gennaio a San Siro, per la prima volta dopo l’infortunio subito ad agosto; un doppio esordio perchè per lui comincerà anche la rincorsa alla convocazione in Nazionale per gli Europei.

E’ stato proprio Maran a confermare la presenza del portiere nella conferenza stampa del prepartita: “Domani parte Alessio, sta bene e ha bisogno di giocare. Con l’Inter sarà una partita di sacrificio, ma dobbiamo essere propositivi e mettere in campo personalità, altrimenti diventa una morte lenta. L’Inter è squadra che costringe gli altri ad abbassarsi – ha spiegato – ma questo non significa che dobbiamo essere rinunciatari perché c’è anche una fase di transizione in cui la palla ce l’abbiamo noi. Vogliamo proporre qualcosa: questa deve essere la nostra partita”.

“Qualche acciaccato si è ripreso, come Faragò, ma non dobbiamo guardare le assenze”, ha sottolineato Maran, riferendosi ai grandi assenti di questo importante match. Se Cragno rientra infatti, altri 7 rimangono fuori però e parliamo di Cacciatore, Ceppitelli, Cerri, Rog, Pavoletti, Ragatzu e Pisacane; tra i sostituti anche due ragazzi della Primavera, Porru e Gagliano.

A San Siro Maran mira ai punti necessari per raggiungere o superare il Milan e tenersi la sesta posizione “europea” persa dopo il gol di venerdì 24 gennaio di Rebic a Brescia.

Contro i neroazzurri l’allenatore del Cagliari vorrebbe usare il 3-5-2 che li aveva salvati dalla disfatta contro gli atleti di Conte, ma mancano i tre centrali di ruolo: potrebbe tentare un Lykogiannis (laterale sinistro) accanto a Klavan e Walukiewicz, con Faragò e Pallegrini sulle corsie laterali, una sorta di gabbia per Lukaku e Lautaro Martinez.

“Sarà una partita di sacrificio, ma dobbiamo essere propositivi e mettere in campo personalità. L’Inter è squadra che costringe gli altri ad abbassarsi, ma questo non significa che dobbiamo essere rinunciatari perché c’è anche una fase di transizione in cui la palla ce l’abbiamo noi. Vogliamo proporre qualcosa: questa deve essere la nostra partita. Le partite esemplari del girone di andata? Una vittoria e una sconfitta. La gara con la Fiorentina è quella con la Lazio. È lo spirito giusto. Abbiamo iniziato la settimana molto concentrati, poi ho visto i giocatori più liberi. Brescia ha fatto bene alla squadra”, ha spiegato il tecnico.