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“Una denominazione geografica protetta IGP per tutelare la filiera e il lavoro dei nostri pastori. Così vogliamo difendere la qualità igienico sanitaria del latte di pastori e allevatori di Sardegna, proteggendolo con una denominazione di origine geografica”. Lo afferma Gianfranco Nanni Lancioni, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

Prendendo lo spunto dall’allarme sanitario suscitato dalla divulgazione delle risultanze delle analisi effettuate su diverse tipologie di latte venduto negli scaffali della GDO che “evidenziando una generalizzata presenza di residui di antibiotici ne sconsiglierebbe l’utilizzo in particolare da parte dei bambini e dei consumatori in generale”. Da qui, secondo Lancioni “la necessità di rendere nota e difendere la qualità e le caratteristiche organolettiche e salutistiche del latte ottenuto dal pascolamento dei nostri pascoli naturali, rendendo giustizia al pesante lavoro svolto dai pastori di Sardegna”.

“Si potrebbe raggiungere questo obiettivo proteggendo con la I.G.P. – l’indicazione geografica protetta – la particolarità delle nostre tipologie di latte. “A questa misura si dovrebbe accompagnare – conclude Lancioni – l’obbligo di produrre i formaggi sardi con denominazione protetta esclusivamente con latte provvisto di analoga protezione a significare che i prodotti tutelati sono formaggi di eccellenza che devono essere prodotti con materie prime di pregevolezza. Quindi da remunerare un misura maggiore rispetto ai prodotti di massa”.