“E’ con estremo rammarico che ci vediamo costretti a inoltrare la presente per evidenziare le difficoltà che il territorio sta attraversando in merito alla mancata definizione della strategia SNAI che, allo stato attuale, non consente di concludere la fase procedurale della sottoscrizione dell’Accordo di programma nei tempi definiti dalle parti. Nonostante le diverse e diffuse rassicurazioni in merito al costante impegno della Regione Sardegna per il rispetto delle tempistiche concordate ai vari livelli, nella realtà si nota un ingiustificato immobilismo che rischia di pregiudicare l’efficacia e l’efficienza dell’azione della pubblica amministrazione, con conseguenze estremamente dannose per tutto il territorio coinvolto”. Inizia così la durissima lettera firmata dal Presidente della Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai, Alessandro Corona, e dal Referente politico dell’Area SNAI, Flavia Giovanna Chiara Loche, inviata all’assessore della Programmazione della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, e per conoscenza, tra gli altri, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Comitato Nazionale per le aree interne, all’agenzia per la Coesione Territoriale e al Centro Regionale di Programmazione.

Una missiva che suona come una pesante denuncia nei confronti dei vertici della Regione Sardegna accusati di un vero e proprio disinteresse, dopo tante promesse, nei confronti del territorio: “E’ spiacevole constatare un atteggiamento non corrispondente a quanto enunciato nell’incontro tenutosi a Sorgono in data 24 Giugno 2019 e sancito con una cordiale stretta di mano che lasciava presagire un reale interessamento per una celere definizione delle pratiche di competenza. Allo stato attuale la situazione vive di un ingiustificato immobilismo e anche i ripetuti incontri tecnici, spesso viziati da una sconcertante inconcludenza, non sono stati sufficienti a definire in modo appropriato il lavoro da svolgere entro le scadenze. Questi fatti, insieme a una chiara preoccupazione per il futuro del territorio, ci hanno portato a inoltrare, entro il mese di dicembre 2019, le schede progettuali rivisitate, con la convinzione di aver adempiuto con correttezza a quanto di competenza delle amministrazioni locali. Alla luce di quanto espresso, considerato che la strategia SNAI dovrebbe contrastare la situazione di difficoltà che vivono le aree interne, siamo consci del fatto che tutti i ritardi accumulati e gli ulteriori che si prospettano, vadano ad incrementare il ventaglio delle problematiche rendendo persino poco affidabile la progettazione che, con fatica, abbiamo realizzato”.

Per il presidente della Comunità Montana, Alessandro Corona, non c’è nessuna volontà da parte della Regione Sardegna di seguire il percorso SNAI territoriale nonostante le promesse: “Inviamo le note e nessuno si degna di risponderci, in campagna elettorale si viene in montagna per mangiare formaggio e prosciutto e poi si dimentica il sapore e non ci si rivede più. Nel frattempo, si nascondono le proprie responsabilità e il territorio è al collasso”.

Nella lettera si parla espressamente di “ritardi”, di “lassismo” e di “mancanza di condivisione di un obiettivo comune” che rischia di pregiudicare seriamente il lavoro svolto fino a oggi e di danneggiare la popolazione residente nei Comuni del Gennargentu-Mandrolisai. Per tale ragione nella lettera vengono richiamati gli organismi coinvolti “ad un maggior rispetto delle tempistiche e ad una valutazione dell’opportunità di concludere con urgenza tutte le procedure che attivino l’immediata sottoscrizione dell’Accordo di programma” e si auspica “la convocazione di un tavolo tecnico urgente tra le Istituzioni nazionali e regionali e gli Enti coinvolti, che possa richiamare le parti al rispetto delle tempistiche”.