Genoni (Su): arrestato dai carabinieri per omicidio

Alle prime luci dell’alba di oggi, a conclusione di articolata attività investigativa, i carabinieri della Compagnia di Isili e del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Nuoro, con il supporto del personale e di unità cinofila dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta, hanno emesso una custodia cautelare nei confronti di un 23enne, Francesco Fenu, pregiudicato di Genoni (SU), ritenuto l’autore dell’omicidio di Roberto Vinci, 48enne che è avvenuto la sera del 19 agosto 2019, in localitá “Prosperu”, periferia rurale di Genoni. Le indagini svolte dalla Compagnia di Isili e dal Reparto del Comando Provinciale di Nuoro, con la collaborazione del R.I.S. carabinieri di Cagliari, hanno permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico del giovane, ricostruendo la dinamica dell’omicidio nonché le circostanze nelle quali è maturato.

La vicenda 

Era la sera del 19 agosto 2019, quando Vinci Roberto, mentre rientrava dalla sua azienda agricola verso l’abitato di Genoni in sella alla sua bicicletta, percorrendo la strada rurale di “pranu e predi”, è stato ucciso da due colpi di fucile. Benché gravemente ferito, ha percorso altri 300 metri sino a che, esanime, è caduto a terra sul ciglio della strada dove è stato notato poco dopo da un passante che ha avvisato subito le forze dell’ordine e il servizio 118. I militari intervenuti sul posto hanno raccolto le prime fondamentali informazioni e gli indizi utili per l’accertamento dei fatti. L’uomo, ancora cosciente nonostante le ferite, è riuscito a fornire pochi ma importanti dettagli investigativi prima del suo trasferimento all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è morto alle  03,30.

Le indagini hanno consentito di individuare, come presumibile autore dell’efferato delitto, un soggetto di Genoni su cui venivano subito svolti i primi accertamenti tecnici. È stata così avviata una mirata attività investigativa consistente tra l’altro nell’interrogazione delle persone che, a vario titolo, avevano avuto a che fare con la vittima. Le informazioni e i riscontri acquisiti hanno permesso di ricostruire la dinamica del delitto. Importante supporto è stato fornito dal personale del Reparto Investigazioni Scientifiche – R.I.S. di Cagliari – che grazie ad accertamenti sul materiale sequestrato la sera del 19 agosto 2019 e all’esame chimico dei campioni prelevati sull’indagato, hanno consentito di affermare che l’arrestato aveva fatto un uso recente di arma da fuoco.

Inoltre, Vinci aveva un passato burrascoso: era stato condannato a 20 anni di carcere per la rapina alla stazione di servizio della Q8 del paese nel gennaio 2002: durante la fuga lui e un complice avevano preso come ostaggio il proprietario Antonio Tuveri, rimasto ucciso nel conflitto a fuoco. In precedenza era stato sospettato di aver preso parte a un’altra rapina terminata con la morte di un’anziana e aveva subito altri processi. Un passato che portava Vinci ad annotare in un diario tutto ciò che faceva: da quegli scritti sono arrivate anche importanti informazioni ora al vaglio degli inquirenti.

L’uomo si trova in custodia cautelare alla casa circondariale di Uta.