“Basta sbarchi dall’Algeria. Rimpatrio immediato”: questo il testo degli striscioni affissi da CasaPound Sardegna, che ad un mese dall’ultima azione torna sul tema degli sbarchi di algerini nel Sulcis e questa volta lo fa con diversi cartelloni lunghi anche 10 metri, posizionati lungo la Ss126 e lungo il ponte di S.Antioco.

“Abbiamo deciso di intervenire nuovamente sul grosso problema degli sbarchi dall’Algeria e stavolta l’abbiamo fatto in grande stile – afferma CasaPound Sardegna in una nota stampa – affiggendo tre grandi striscioni qui nel Sulcis. Il più grande lungo la SS126, nel palazzo antecedente la ex centrale termoelettrica di S.Caterina, il secondo lungo la strada e il terzo sopra il ponte di S.Antioco”.

“Dalla nostra ultima azione la situazione è peggiorata notevolmente – continua – e non è decisamente più sostenibile. Oltre a numerosi sbarchi e centinaia di clandestini (più di 200 solo nei primi giorni dell’anno) arrivati prevalentemente nella zona di S.Antioco e nella spiaggia di Porto Pino, sono all’ordine del giorno in tutta la regione furti, accoltellamenti e risse compiuti da questi ‘migranti’ attirati qui da false promesse come testimoniano addirittura numerose pagine social algerine che invogliano la gente a emigrare con immagini di soldi e donne europee”.

“CasaPound chiede – e conclude – un maggior controllo su questa pericolosa rotta, maggiore sicurezza e un aumento e potenziamento dei Centri regionali per il rimpatrio. Al momento in tutta la regione è presente solo a Macomer e può contenere solo 50 persone, un numero davvero ridicolo considerando gli imponenti numeri dei continui sbarchi”.