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Il Consiglio metropolitano ha oggi approvato all’unanimità la proposta di Documento Preliminare d’Intenti che darà avvio al processo partecipativo alla firma del patto, grazie al quale i comuni interessati (Assemini, Cagliari, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Sestu, Uta, nei cui territori ricadono la Laguna di Santa Gilla, lo Stagno di Capoterra e le Saline di Macchiareddu) faranno il possibile per realizzare le strategie di riqualificazione degli ambienti lagunari e dei territori limitrofi.

“Quello della Laguna di Santa Gilla è un compendio importante per tutta l’area metropolitana che finora non ha avuto la giusta considerazione”, ha detto il sindaco metropolitano Paolo Truzzu presentando la bozza di intenti ai consiglieri.

“L’obiettivo, una volta avviato il processo di governo – ha spiegato – è quello di arrivare a uno sviluppo e gestione coordinati di Molentargius e Santa Gilla, salvaguardando gli ambienti lagunari e nel contempo rendendoli fruibili”. Lo Stagno di Cagliari costituisce la più vasta zona umida della Sardegna ( sono circa 6 mila ettari), riconosciuta a livello internazionale come area di straordinaria rilevanza ambientale.