Oggi intervistiamo Michelangelo Soru, uno dei fondatori e amministratore di Estay, per scoprire come siano riusciti questi 5 giovani a costruire un’azienda che cerca di sviluppare il turismo sardo con un’attenzione all’impatto ambientale.

Michelangelo parlaci del progetto Estay.

Estay offre ai proprietari la possibilità di massimizzare il rendimento dei loro appartamenti e seconde case attraverso gli affitti brevi turistici.

Inseriamo le proprietà all’interno di un vero e proprio sistema di ospitalità turistica occupandoci in maniera professionale di tutto quanto, dalla commercializzazione, all’accoglienza fino alla gestione delle pulizie e ogni altra necessità.

Pensate davvero a tutto voi?

Si. Facciamo foto professionali capaci di attirare l’attenzione dei potenziali clienti, pubblicizziamo la proprietà nei principali portali online come Airbnb e Booking, gestiamo le prenotazioni, i check-in e check-out, svolgiamo tutte le parti burocratiche e ci occupiamo anche degli adempimenti fiscali.

Il proprietario ha quindi un rendimento netto e in totale trasparenza.

I servizi si possono vedere dal sito Estay.it, in cui è presente anche un modulo per i contatti.

Oltre al sito mettiamo a disposizione del proprietario un link nel quale potrà verificare in tempo reale prenotazioni, prezzi e rendite dell’immobile. Inoltre agli immobili che ci vengono dati in gestione per più tempo apportiamo anche notevoli migliorie per mantenerli competitivi nel tempo.

Come riuscite a gestire le diverse proprietà?

Le gestiamo come se fossero un unico albergo diffuso nella città o nel territorio, lo facciamo con un’organizzazione e tecnologie avanzate, tipiche di un albergo, che ci permettono di superare, anzi, trarre vantaggio delle distanze tra i vari appartamenti messi a disposizione degli ospiti.

Quindi non operate solo a Cagliari?

La nostra sede e gestione centrale è qui a Cagliari, dove cresciamo molto bene e siamo sempre alla ricerca di altre proprietà da gestire, ma lavoriamo già in tutta la costa sud della Sardegna.

Siamo presenti a Chia, Pula, Santa Margherita, Villasimius, Costa rei, Cala Sinzias, Tuerredda e in tante altre località.

Pensate di concentrarvi qui?

No, l’obiettivo è di crescere attorno ai poli principali del turismo della Sardegna, al più presto apriremo ad Olbia e ad Alghero, per offrire i nostri servizi nell’intera costa nord della Sardegna.

In sintesi qual è la vostra filosofia?

Ci anima la volontà di innovare, contribuire e migliorare l’offerta turistica della nostra Isola, riutilizzando in maniera professionale e moderna il nostro grande patrimonio immobiliare attualmente inutilizzato.

La nostra è anche una scelta etica, infatti grazie al nostro lavoro portiamo benefici a più soggetti:

  • Ai turisti a cui garantiamo un servizio efficace e professionale;
  • Ai proprietari perché garantiamo loro un rendimento, per immobili che spesso erano completamente inutilizzati e rappresentavano solo un costo;
  • Creiamo una nuova realtà lavorativa: al momento l’indotto generato da Estay occupa circa 15 persone e saranno 20 entro la stagione estiva.