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L’uomo che ha tolto la vita alla 49enne Clementina Spalma, di Capoterra, travolgendola con la propria auto, in viale Marconi, tra Cagliari e Quartu Sant’Elena, nella notte tra il 28 e il 29 gennaio scorsi, ha un volto, ed è quello di un operaio 52enne.

L’uomo, ora indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso, stava rientrando a casa quando ha investito la donna e, interrogato dagli agenti, ha dapprima affermato che “pensava di aver investito un cane”, ma poi, messo con le spalle al muro, ha confessato. Ora è indagato per omicidio stradale con fuga.

Sul caso hanno indagato gli agenti della polizia municipale che sono riusciti a risalire alla marca dell’auto solo con un frammento di fanale trovato sul luogo del sinistro. Successivamente, attraverso accertamenti e verifiche tra carrozzieri, officine di riparazione e garage, hanno trovato il veicolo, che risultava intestato a un familiare dell’operaio e sul cui lato anteriore destro erano ancora visibili i segni dell’impatto. Nell’indagine sono risultate di fondamentale importanza anche le riprese di una telecamera a bordo di un taxi che, transitando nella zona dell’intersezione denominata Is Pontis Paris, aveva inquadrato la donna che camminava in viale Marconi.

Gli agenti hanno supposto che l’uomo non avesse più usato l’auto dal giorno dell’incidente per evitare di essere individuato.

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