“Abbiamo voluto organizzare questo incontro per fare il punto della situazione con tutti gli operatori interessati”. Lo ha dichiarato Giorgio Lancellotti, responsabile del servizio Tributi e Urp dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari, in relazione al seminario che si è svolto a Cagliari, organizzato dall’Agenzia Dogane e Monopoli – Ufficio delle Dogane di Cagliari, in collaborazione con la Camera di Commercio del capoluogo. L’incontro aveva lo scopo di affrontare il tema della Brexit, con tutte le sue possibili conseguenze sull’economia e sulla circolazione a livello europeo, italiano e quindi anche sardo.

Molti esperti, che hanno partecipato al tavolo, sono intervenuti sulla questione, asserendo che tutti gli scenari possibili comunque non influenzeranno la Sardegna in breve tempo. “Siamo in un periodo transitorio, bisognerà attendere gli accordi tra Unione Europea e Regno Unito che regoleranno il flusso commerciale dal prossimo anno. L’incontro era necessario perché circolano notizie non veritiere relativamente ai documenti da presentare o le procedure da seguire per gli scambi commerciali. Fino al 31 dicembre del 2020 non ci saranno cambiamenti”, ha proseguito Lancellotti.

Le modifiche future, secondo una stima dell’Agenzia della Dogane di Cagliari dovrebbe interessare circa 200 aziende sarde. “Voglio ribadire che l’Agenzia delle Dogane ha in piede una task force che segue tutto ed è pronta a informare gli operatori; l’informazione sugli eventuali cambiamenti sarà garantita anche attraverso il sito istituzionale” conclude il responsabile del servizio Tributi e Urp dell’Ufficio delle Dogane di Cagliari, ufficio che si è preso l’onere di redigere una stima secondo la quale i cambiamenti inerenti l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea interesseranno, nel medio e lungo termine, circa 200 aziende isolane.