“Poca chiarezza e nessuna trasparenza”. Così il sindaco del comune di Sant’Antioco, Ignazio Locci, definisce il modo di ascoltare e aiutare il Sud Sardegna da parte della politica nazionale, che parrebbe essere “miope e poco attenta ai reali bisogni di questa zona dell’isola”.

“Il Contratto istituzionale di Sviluppo Sud Sardegna e Città metropolitana di Cagliari rischia di trasformarsi in un bluff, uno dei tanti” continua la nota stampa del comune di Sant’Antioco.

“Ad oggi – continua Locci – non c’è alcuna chiarezza sui tempi e sulle modalità di approvazione e finanziamento dei progetti presentati dai Comuni (le proposte di intervento sono ben 516), e manca totalmente la trasparenza, indispensabile per una procedura in cui in ballo ci sono centinaia di milioni di euro. Il Comune di Sant’Antioco ha presentato una scheda dettagliata per un’azione che potrebbe rilanciare l’isola e l’intero territorio, ma abbiamo il timore che questo Governo sia facilmente influenzabile dall’appartenenza politica di alcuni Comuni: non vorremmo, dunque, che ci fossero centri trattati con i guanti, magari perché a guida cinque stelle, e ce ne fossero altri meno importanti e da ignorare perché non allineati all’attuale Governo nazionale”.

Un attacco duro, quello del sindaco del comune dell’isola di Sant’Antioco che incalza: “Se il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte pensa che nel Sud Sardegna qualcuno abbia l’anello al naso, si sbaglia di grosso. Non abbiamo alcuna intenzione di piegarci a queste logiche stantie, peraltro proprio quelle che i nuovi governanti avevano giurato di voler cancellare”.

Ignazio Locci, quindi, fa un appello alla Sottosegretaria al Ministero dello Sviluppo Economico Alessandra Todde: “Si faccia garante sia di procedure trasparenti, sia degli interessi di tutti i Comuni partecipanti, non soltanto di alcuni”.