Il Comitato “Libertà di Scelta”, promotore della legge di iniziativa popolare per la raccomandazione vaccinale depositata alla Camera dei Deputati il 20 settembre 2018, torna a parlare della psicosi coronavirus e del trattamento discriminatorio riservato ai bambini esclusi da asili e materne a causa della legge Lorenzin.

“In questi giorni – inizia il comunicato stampa del comitato – non si contano le prese di posizione a tutela dei bambini di nazionalità cinese (in particolar modo coloro rientrati da poco dal Paese d’origine) che sarebbero a rischio discriminazione nelle scuole italiane a causa delle richieste di quarantena precauzionale giunte da alcuni. Abbiamo visto politici e personaggi delle più varie levature (medici, politici, epidemiologi su tutti) esporsi in difesa del diritto all’inclusione, del diritto inalienabile alla scolarizzazione, del diritto ad una vita sociale serena e tutelata di quei bambini che, per via delle psicosi da coronavirus, sono oggetto di sospetto e rischiano di subire episodi di emarginazione da parte della cittadinanza”.

“Bellissimo, poetico, meraviglioso – continua il comitato. “Peccato che in questi ultimi 3 anni abbiamo assistito, ininterrottamente  alla discriminazione, ghettizzazione ed emarginazione di migliaia di bambini sani che non sono portatori di alcuna malattia né untori da escludere ma hanno solo una terribile colpa, quella di non aver effettuato le 10 vaccinazioni previste: la legge Lorenzin, che ha esteso e inasprito le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo vaccinale per 10 vaccini nella fascia d’età 0/16 anni, lasciando fuori dagli asili decine di migliaia di bambini. I bambini, quegli stessi bambini che oggi qualcuno vorrebbe mostrare di avere a cuore, sono stati bellamente esclusi dal tessuto sociale-educativo-scolastico”.

“Inizialmente si era provato a farli passare per un rischio per i vaccinati. Poi qualche lampadina si accese nelle menti dei promulgatori e così fu trovata una perfetta sponda nella
popolazione: gli immunodepressi. Gli immunodepressi, quella categoria di persone a rischio per via di un sistema immunitario
deficitario o azzerato da patologie acute o croniche di cui, purtroppo, sono affetti. Ma a rischio di cosa” si domanda il comitato. “A rischio di qualsiasi patologia o infezione, derivante da qualsiasi virus o batterio che dovessero incontrare nella loro vita quotidiana (incluso quindi il coronavirus)”.

“E allora, senza alcuna valida spiegazione scientifica, di punto in bianco, solo i non vaccinati divennero una terribile piaga da debellare. I non vaccinati dovevano diventare la piaga della nostra società, e i bambini non in regola dovevano essere obbligatoriamente esclusi dalle scuole materne e dagli asili nido. La classica strategia del divide et impera”.

“Poi è arrivato il coronavirus – incalza la nota del comitato Libertà di scelta – che ha avuto il pregio di far improvvisamente rispolverare concetti oramai desueti come diritto all’inclusione, diritto alla socialità, difesa dei diritti dei bambini, lotta dura senza paura ad ogni forma di discriminazione. Così in questi giorni abbiamo letto le più disparate dichiarazioni dalle pagine dei giornali: ‘I bambini sarebbero ingiustamente danneggiati per un rischio teorico’ e ‘le Asl sono in grado di prevenire sul nascere situazioni di pericolo’ (Villani, SIP); ‘Nessuna emergenza, a scuola si va’ (Azzolina, Ministra Istruzione). In tanti si sono sentiti in dovere quindi di prendere le difese dei bambini che si sarebbero visti ingiustamente privare del diritto alla scuola. Esistono forse bambini di serie A e di serie B?”

Forse sì – continua la nota. “I bambini che non si sono sottoposti ad un trattamento preventivo sanitario (non esente da rischi) sono degli untori, dei pericoli per la società, degli appestati da emarginare e lasciare fuori dalle scuole. I loro diritti non sono contemplati”.

“A nessuno è fregato nulla della socialità e dell’inclusione. A nessuno frega nulla tuttora, di loro. La politica ha poi usato il tema vaccini per farlo diventare materia da campagna elettorale nel 2018. E così ‘la libertà non si può togliere con 4 righe’ della deputata Giulia Grillo si è trasformato in ‘non ho mai visto morire nessuno di vaccini’, il ‘tutti a scuola’ del leader della Lega Matteo Salvini si è trasformato in un silenzio assordante una volta ottenuto lo scopo di andare al Governo del Paese. Dove sta la coerenza?”

In conclusione, “la psicosi Coronavirus va (giustamente) rifuggita, la psicosi-novax invece, creata e strumentalizzata ad arte, va bene? La caccia-al-cinese è un rischio sociale, la caccia-al-novax sta bene a tutti? Nell’interesse di chi? È giunto il momento di provare ricucire il rapporto di fiducia medico-paziente, è giunto il momento di cancellare, una volta per tutte, le leggi discriminatorie e votate solo per adempiere a patti e accordi che niente hanno a che vedere con il buon senso né con la tutela della salute pubblica”.