Gli azionisti di Air Italy, Alisarda e Qatar Airways attraverso AQA Holding, a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato, hanno deciso all’unanimità di mettere la società Air Italy in liquidazione in bonis: lo scrivono, in un comunicato ufficiale, gli stessi azionisti dell’azienda.

In questo frangente Air Italy informa che lavorerà per ridurre al minimo il disagio per i passeggeri; i voli sino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori, mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente.

Il Professor Enrico Laghi e il dott. Franco Lagro hanno accettato l’incarico di liquidatori, assunto pieni poteri con efficacia immediata e definiranno in tempi brevi il piano di liquidazione.

Alisarda, azionista per il 51% di Air Italy, ha commentato così, in una nota stampa, la decisione: “Un’analisi approfondita da parte di esperti indipendenti, che ha evidenziato la mancanza di concrete prospettive di qualsiasi miglioramento per il futuro. Nel 2019, nonostante l’aumento del fatturato, che è atteso attorno ai 330 milioni di euro, le perdite previste dovrebbero toccare i 230 milioni di euro, cioè il 70% del fatturato – e prosegue l’azienda – nel 2017 (ultimo anno di Meridiana Fly), le perdite si attestavano a circa 40 milioni di euro a fronte di un fatturato superiore ai 350 milioni, mentre nel 2018, primo anno della partnership, le perdite ammontavano a quasi 160 milioni, vale a dire il 57% del fatturato. Di conseguenza, è stato deciso da entrambi gli azionisti, a causa di una mancanza di alternative, di procedere con la liquidazione volontaria della compagnia, per proteggere al meglio gli stakeholder”.

A seguito della notizia della liquidazione di Air Italy, il tavolo previsto per mercoledì 12 febbraio al Mise che aveva come oggetto proprio la crisi della compagnia, è stato annullato, come comunica la vicepresidente della Regione Sardegna, Alessandra Zedda. La palla, secondo le prime informazioni, passerebbe ora nelle mani del ministro dei Trasporti De Micheli, che avrebbe il compito di convocare un incontro al Mit con i vertici di Air Italy, la Regione sarda e i sindacati.

“La decisione dei soci di Air Italy di mettere in liquidazione l’azienda è purtroppo l’inevitabile risposta alle difficoltà che da tempo la compagnia stava incontrando in un mercato sempre più globalizzato e competitivo, ed è una scelta che non può lasciarci certo indifferenti. La Regione seguirà con la massima attenzione gli sviluppi della vicenda, pensando in primo luogo alla serenità e al futuro dei lavoratori di Air Italy, e senza cambiare la strategia portata avanti finora per garantire il diritto alla mobilità dei sardi”. Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, che ha scritto ai ministri dei Trasporti, Paola De Micheli, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sollecitando un incontro urgente. “La salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori di Air Italy e la tutela dell’economia turistica della Gallura sono delle priorità imprescindibili – ha precisato il governatore – vogliamo conoscere i reali motivi che hanno portato l’azienda in una situazione di sofferenza e la cui liquidazione rappresenterebbe un duro colpo per il territorio gallurese e per tutta la Sardegna. Ma vogliamo anche conoscere il perché non sono state portate avanti tutte le iniziative per evitare la crisi”. Il presidente Solinas ha anche annunciato di aver convocato i vertici aziendali e gli azionisti della compagnia aerea.

Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna, si esprime sulla vicenda e afferma: “Alitalia subentri nelle rotte di Olbia. La messa in liquidazione di Ait Italy apre scenari disastrosi per la Sardegna e la Gallura. Fino al 16 aprile Air Italy è l’unica compagnia che consente di spostarsi da Olbia in continuità territoriale, assicurando sei voli al giorno tra Roma e Milano senza le compensazioni per gli oneri di servizio pubblico. La crisi di Air Italy potrebbe subire evoluzioni pesanti e non può passare in sordina, perchè con la prospettata cessazione della compagnia, ormai diretta da Qatar Airways che ha mostrato di non avere interesse per la Sardegna, metà regione sarebbe ancora più isolata”.

“Alla Bit di Milano abbiamo avuto conferma che, date le incertezze sui collegamenti per la Sardegna, i principali tour operator si stanno disimpegnando dagli accordi con molte delle nostre strutture. Fioccano cancellazioni per le prenotazioni di camere già bloccate, vanificando mesi di lavoro e creando danni e preoccupazione per gli operatori”, sottolinea inoltre Manca, auspicando l’intervento delle istituzioni, nello specifico del ministro dei Trasporti De Micheli, del presidente della Regione Solinas e dell’assessore dei Trasporti Todde, affinchè facciato tutto il possibile perchè si sostituisca Air Italy con Alitalia sulle tratte di Olbia”.

“Riteniamo che la procedura di liquidazione volontaria avviata debba essere sospesa e convocato subito un tavolo istituzionale per fare il punto della situazione e salvare la compagnia”: così il segretario generale della Cgil Michele Carrus sul caso Air Italy, “frutto di gravi responsabilità aziendali ma anche di una generalizzata sottovalutazione da parte della politica”.

Per il segretario è indispensabile salvare un’azienda che rappresenta un patrimonio collettivo e ha un valore per tutta l’Isola, oltre che per i lavoratori coinvolti. “Sgombrato il campo dallo spettro della liquidazione – ha detto Carrus – occorre svolgere subito un’attività di scouting per trovare soggetti interessati a rilevare la quota maggioritaria della compagnia dentro un progetto industriale che Qatar Airways si è già detta disponibile a sostenere”. Secondo la Cgil si tratta di un progetto che può essere accompagnato da scelte che impegnino anche soggetti pubblici: “Sia la Regione Sardegna che la Lombardia potrebbero concorrere alla realizzazione di un progetto industriale partecipativo in una joint venture di soggetti pubblici e privati, con prospettive interessanti anche per una possibile collaborazione con la stessa Alitalia, anch’essa in cerca di partners”. Il sindacato, sottolineate le responsabilità aziendali, precisa che “un conto è liquidare, un conto è vendere, e questo è ciò che chiediamo all’Aga Khan”.

La Cgil rimarca le gravissime responsabilità politiche per l’assenza di iniziativa da parte di Governo e Regione, entrambe chiamate più volte dal sindacato a fare chiarezza sugli orientamenti del vettore: “Il Mise non ha risposto alle sollecitazioni e, sul fronte regionale – ha detto Michele Carrus – troviamo stupefacente il comportamento del presidente Solinas, che ha mostrato totale disinteresse su una vicenda così importante per la nostra Isola come quella di Air Italy, in parte legata anche alla nostra continuità territoriale: qui, nonostante ne avesse fatto una bandiera in campagna elettorale, vantando persino competenze straordinarie, è intervenuto in maniera superficiale e maldestra fino a produrre, a danno dei sardi, l’attuale disastrosa condizione di incertezza sui collegamenti aerei, che si appaia quella del trasporto marittimo”.